#72 La vendetta di Trevanian - aprile 2010

Concordo con la maggior parte di voi: l'albo è una parziale delusione, forse perché aspettando due mesi tra una storia e l'altra, le aspettative crescono.

Mi ha fatto in ogni caso piacere rivedere Greta anche se in una versione ben diversa dalla prima volta.

Proprio un peccato, sì !

Inoltre cominciano i ricicli di personaggi : la donna grassa che tiene prigioniero Trevanian ricorda molto quella de "Il carro della paura".

Sciamano di Cina ha scritto:

Proprio un peccato, sì !

Inoltre cominciano i ricicli di personaggi : la donna grassa che tiene prigioniero Trevanian ricorda molto quella de "Il carro della paura".

Effettivamente anche io l'ho pensato... ed effettivamente è uguale... e nota mentre l'altra trasformava i cristiani in "mostri" questa fagocita i cristiani..... sempre dentro di lei vanno... in un modo o nell'altro!

giotaglia_80 ha scritto:

Sciamano di Cina ha scritto:

Proprio un peccato, sì !

Inoltre cominciano i ricicli di personaggi : la donna grassa che tiene prigioniero Trevanian ricorda molto quella de "Il carro della paura".

Effettivamente anche io l'ho pensato... ed effettivamente è uguale... e nota mentre l'altra trasformava i cristiani in "mostri" questa fagocita i cristiani..... sempre dentro di lei vanno... in un modo o nell'altro!

A me è sembrata più una citazione di "Misery non deve morire" :-)... magari mi sbaglio :-)))

Guarda, io non sono esperto di Stephen King, per cui mi fido !

VERO! Anche un richiamo a Misery... però con le dovute precauzoini. Non era cannibale il personaggio di King!

Cmq si ... un pò lo ricorda!

giotaglia_80 ha scritto:

VERO! Anche un richiamo a Misery... però con le dovute precauzoini. Non era cannibale il personaggio di King!

Cmq si ... un pò lo ricorda!

Bhè come dici tu, il personaggio un pò lo ricorda ma non è proprio uguale... diciamo che la "situazione" mi ha ricordato molto la storia di King... poi non so se sia una citazione o no .. forse come dici tu.. più un richiamo

starplatinum ha scritto:

giotaglia_80 ha scritto:

VERO! Anche un richiamo a Misery... però con le dovute precauzoini. Non era cannibale il personaggio di King!

Cmq si ... un pò lo ricorda!

Bhè come dici tu, il personaggio un pò lo ricorda ma non è proprio uguale... diciamo che la "situazione" mi ha ricordato molto la storia di King... poi non so se sia una citazione o no .. forse come dici tu.. più un richiamo

Come dice un mio caro amico ... "Ne so a palate"!

A volte nella serie ci sono alcune "pazzie" che considero "alla Brendon"; ad esempio mi fa sorridere il modo in cui Trevanian riesce ad evadere (mimetizzandosi come se fosse una figura bidimensionale, cavolo, è un corpo! Ci sarebbero pure delle ombre che lo renderebbero visibile alle guadrie! :-)
Mi sono piaciuti davvero tantissimo i disegni di Fattori.. inoltre bello il finale, che ci lascia con il fiato sospeso!
Voi che dite, ogni tanto si può chiudere un occhio su delle "forzature" nella trama, a favore della lettura scorrevole e piacevole? Secondo me sì..
Ciao

sì, secondo me l'occhi lo si può chiudere sempre, tutt'al più che non considero i casi da te citati come delle vere forzature....anzi, trovo che lì il CHIAVE ci sia andato molto leggero...

le vere forzature sono altre: devono essere tanto FORTI, da rendere impossibile le lettura.....

Fra poco potro' andar a comprarlo nei negozi e dopodiche' leggere anche il numero precedente...finalmente (che dura attesa pero'...) :-)


Poi vi diro' che ne penso

Mah, non sono d'accordo sul condonare certe leggerezze narrative.
Perché se uno di noi, nome e cognome pressoché sconosciuti, invia una sceneggiatura alla Bonelli, manco si degnano di rispondere, o se va bene, al minimo difetto ci bocciano l'idea, mentre a un autore affermato devono essere concesse certe baggianate?

Il giudizio, se dato con motivazione, non è mai distruttivo, ma serve per invogliare l'autore a migliorarsi, dimostrando cosa è capace di raccontare... Se gli lasciamo carta bianca e facciamo passare dal filtro qualunque cosa solo perché l'ha scritta lui, la vedo triste... Brendon merita un pubblico che si accontenti di meno. Non possiamo avere un albo al mese, ma quello che esce ogni due mesi, visto che costa 30 centesimi in più di altri Bonelli da 100 pagine, deve essere in proporzione valido, soprattutto quando affronta vicende in continuity.
Perché a me piace credere che la fantasia di ciascuno di noi possa esistere davvero in un mondo parallelo, che noi siamo creatori di universi con la nostra fantasia... E un universo non può ammettere errori e soluzioni narrative a basso costo come si è visto per esempio in questa storia doppia.

Hai ragione.. però per quanto riguarda il prezzo suppongo sia anche in funzione del numero di copie che di solito vengono vendute.. forse Brendon non ha un pubblico così numeroso... Piuttosto trovo noioso il fatto che sia solo bimestrale, quando ci sono tante altre collane mensili (Greystorm e Caravan ad esempio)! Tra un numero e l'altro passa veramente tanto tempo!

Sulla questione del prezzo, non è di certo colpa di chi lo compra... quindi, essendo sempre contrario a certe logiche di mercato, non trovo giusto che chi segue un fumetto debba pagare per chi non lo compra.
Io farei così: noi che compriamo Brendon, continuiamo a pagarlo 2,70 €, chi ha smesso, paga ogni 2 mesi quei 30 centesimi di differenza!

Greystorm e Caravan... belle collane mensili: toccata e fuga. Voglio vedere quando chiuderanno cosa resterà del loro essere mensili.

Cmq torniamo in topic: qui si commenta l'albo 72.

A me l'albo è piaciuto tanto.
Le forzature per me non sono state un grossissimo problema, se poi mi sono servite per far ritornare in gioco i vecchi personaggi.
Insomma finora ci si lamentava (e a ragione) della scarsa continuity che c'era in Brendon e ora che finalmente Chiaverotti ce la dà, ci lamentiamo?
No, non me l'aspettavo, non m'aspettavo che non ci fosse neanche un accenno al fatto che finalmente il nostro autore ha esaudito i nostri desideri, oltretutto tenendo conto che nel prossimo albo ci sarà anche il ritorno di Zeder.
Anzi, io, che sono anche fedele lettore di Nathan Never che sta attraversando un lungo, lunghissimo periodo di buio narrativo, ho avuto un grande sollievo nel vedere che alla fine anche gli autori, alla fine cambiano idea e si decidono a dare ascolto ai desideri dei propri lettori, che alla fine sono quelli che gli danno i soldi per campare (per dirla semplice semplice ;-))
Può darsi che ne abbiate parlato e mi sia sfuggito e in tal caso chiedo scusa.
Non voglio essere sembrato polemico, ma solo ho voluto spingere alla riflessione.
Detto questo, sul resto avete detto tutto voi, un albo ricco di spunti di riflessione e di analisi.
Disegni stupendi.