S#2 Delitto nell'oltremondo - luglio 2004

Delitto nell’Oltremondo

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni e copertina: Esteban Maroto
Location:Ardiss,Lost souls House(manicomio),Blindwall(oltremondo)

Personaggi primari:Brendon(protagonista),Margot(co-protagonista alleato),Goodeen e Brianna(co-protagonisti alleati),Sandor alias Harvey(antagonista principale),Dottor Aloysious,

Personaggi secondari:Sarah Jerome e Meg(famiglia di Ardiss),Zeb(Testimone primo delitto),Tybor, Seth(allucinazioni di Sandor),Art(pescatore di Ardiss),Revan,Jerzy e Barret(miliziani),sissy ted Harriet(famiglia di Ardiss),Casper,Darnell(pazienti manicomio),kleyser e Tjork(sorveglianti manicomio),abitanti malvagi di Blindwall,Peter(bambino scomparso)

Brendon, insieme alla sua amica Margot, è sulle tracce di Sandor, un individuo sanguinario fuggito dalla desolata landa di Blindwall, trasformata in un immenso carcere. Ma, forse, i rischi maggiori di questa caccia letale non sono imputabili al feroce Sandor. Perché Brendon, durante le ricerche, rischia di perdersi negli abissi della propria mente!

Storia che reputo un po' sotto a quella del precedente speciale, ma che tuttavia ha parecchie frecce al proprio arco: Chiaverotti ha costruito la storia adatta allo stile di Maroto, guadagnandone in efficacia allucinante...
C'è Margot, personaggio "tosto" quanto intrigante che vorrei quasi a comprimario fisso di Brendon (tipo Esse-Esse con Mister No).

Concordo pienamente sul fatto che Chiaverotti abbia costruito una storia perfetta per i disegni di Maroto che però non mi è parso proprio al massimo della forma.
La storia è buona, ma non mi ha colpito come il primo speciale. Sempre bello quando l'autore parla delle case delle anime perdute, ma forse Sandor meritava una caratterizzazione maggiore. Si fa conoscere solo attraverso i racconti degli altri e mai per voce sua.
Bellissimo il ruolo di Brianna e come si incastra perfettamente con tutta la storia, anche per lei, però, mi sarebbe piaciuto conoscere meglio.
La copertina non mi è piaciuta molto.

Soggetto: 8
Sceneggiatura: 7
Disegni: 7

Bello lo speciale. Piaciuti sia disegni che la storia. Se proprio una cosa non mi ha fatto impazzire è il finale (le ultime pagine). Non ho capito se quel che capita al Dottor Aloysious alla fine è frutto della sua fantasia in quanto pazzo o se capita davvero....

Comunque quando si parla delle case delle anime perdute mi piace sempre molto

Delirio di pazzia questo speciale

Una delle storie che ho preferito, assieme a "La Donna venuta dall'impossibile". Che dire, gli speciali di Brendon raramente tradiscono, anzi finora secondo me non l'hanno mai fatto! Chiaverotti, lo dicevamo anche con amici del forum di DYD, raramente tradisce sulla lunga distanza. Le 132 pagine gli calzano a pennello. A proposito di speciali mi mancano gli ultimi due che mi appresto a leggere in questi giorni.
Comunque, lo ribadisco, per me questo secondo speciale è il migliore tra quelli letti :p capolavoro di follia e delirio .

follia allo stato puro non cè altro modo di descrivere lo speciale in questione...il modo in cui il Chiave nella seconda parte alterna realtà e follia è a dir poco angosciante...Margot merita veramente di esserci in ogni numero...Brianna e Gooden sono di una tenerezza infinita...la storia in sè stessa come al solito lascia l'amaro in bocca per i poveri pazienti della casa portati al delirio in nome della scienza...la follia dell'intento è ben espressa nel finale quanto mai azzeccato...

Citazioni:

a pag 100 autocitazione Chiaverottiana con uno dei più leggendari nemici del dyd Mana Cerace!...sempre nella stessa pagina viene citato anche candyman dell'altrettanto leggendario Wes Craven

sembra bello ma manca nella mia collezione come lo speciale n.3

Aracnoide ha scritto:

a pag 100 autocitazione Chiaverottiana con uno dei più leggendari nemici del dyd Mana Cerace!...

Un classico di Chiaverotti! L'autocitazione! In questo caso un'autocitazione di lusso, stiamo parlando di Mana Cerace, personaggio inventato appositamente da Claudio per l'indagatore dell'incubo nel 1989, albo 34 "Il buio". Nel suo seguito "Uno spettro nel buio", del 1992, alcuni bambini, recitano una filastrocca nella quale vengono scanditi i versi "Lacrima di tenebra"... quindi, volendo anche l'albo n.2 di Brendon è un'autocitazione Chiaverottiana-dylandoghiana.

Citazione :

Nel suo seguito "Uno spettro nel buio", del 1992, alcuni bambini, recitano una filastrocca

ricordo che lo spettro nel buio fu uno dei primissimi dylan dog che lessi, avevo 9-10 anni, e mi fece così paura che volli cambiarlo, e sono dovuti passare altri 10 anni, prima che mi decidessi a riprovare a leggere l'indagatore dell'incubo...

non sono più riuscito a recuperare quell'albo, ma ho ancora fissa in mente l'immagine dei bambini che cantano la filastrocca nell'ultima pagina della storia, e mana cerace che mette una paura immensa passando attraverso le porte e i muri...

Per approfondire il legame Chiaverotti/Dylan Dog, c'è un'apposita discussione.

A quei tempi Chiaverotti cuciva davvero le storie per Maroto sul suo stile grafico! Ne è un esempio questo speciale, ma anche "Animah" o "Le fate azzurre uccidono".

Finito di leggere questo speciale ieri sera niente male! Storia intrigante... non ai livelli del primo speciale ma cmq un'ottima lettura con disegni all'altezza della saga!