#2 Lacrima di tenebra - agosto 1998

Brendon n. 2, bimestrale
Lacrima di tenebra
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Giuseppe Franzella
Copertina: Corrado Roi
Location:Blackfield

A Blackfield, Brendon incontra Anja, ex guerriera di Nympha, condottiera di un esercito di sole donne. Anja è una ragazza fragile e allo stesso tempo feroce, disperatamente sola, che colpisce profondamente il cavaliere di ventura. La donna, però, nasconde un segreto: viene ricattata dallo stregone Janus, che tiene in pugno la vita di suo figlio e che la costringe a uccidere per lui...

ecco l'albo che mi ha fatto appassionare alla serie
una delle storie più belle della testata dove il "chiave"crea un personaggio che rimarrà dentro il cuore di brendon per molto tempo(con rimandi continui in parecchi numeri alla sola donna che abbia mai amato veramente)come del resto nel cuore di tutti i lettori della serie...
sceneggiatura imo perfetta(bella la scena con la prima apparizione dell'aracnoide nella serie, le battute finali tra anja e brendon e lo sconvolgente segreto di anja... )e disegni stratosferici dell'allora esordiente Franzella(è anche per merito delle sue tavole se la storia è cosi apprezzata!)
Sogg:7
Scenegg:8,5
disegni:8,5

Storia bellissima, ma a me i disegni non sono mai piaciuti granché: il tratto di Franzella, così spesso, e con quell'effetto a volte di immagine sovraesposta, non mi convince.

Splendida storia, una tra le migliori.

Anja personaggio che ti rimane nel cuore.......

Anche a me Franzella non è che faccia impazzire......forse con un tratto un pò più fine lo apprezzerei maggiormente, ma nello staff di Brendon ci sono disegnatori che mi piacciono decisamente di più .....

Ad ogni modo: albo storico 8) !

Dunque siamo al II capitolo del mio ripasso e questa, ragazzi, è una storia che, seppur non leggevo dalla data della pubblicazione, ebbene, ricordavo a memoria...MITICA!!
Più che un fumetto è un film che ti entra dentro e non si dimentica più...
All'epoca pensavo che Anja sarebbe stata una delle tante di Brendon e per questo non le avevo dato tanto peso, ma questo avvalora ancora di più la grandezza di quest'albo...
Anja ritornerà ancora tante volte e sarà sempre un ricordo struggente per il nostro eroe a testimoniare che non tutti gli amori della vita sono uguali.
Si, forse, non ci sono i colpi di scena a cui Chiaverotti ci ha abituati, la storia è prevedibile, ma è proprio nella scorrevolezza e nei dialoghi il punto forte di questa storia.
Anja è forse la donna che tutti desiderano.
Franzella a me è piaciuto molto e spesso mi ha ricordato nei tratti e nelle inquadrature il mio mito Milo Manara.
Insomma la mia nostalgia per la forza dei primi numeri aumenta sempre di più e(IMO) forse dò ragione alla strategia recente della Bonelli di pubblicare solo minisaghe, se i soggettisti/sceneggiatori danno il meglio di sè solo nei primi numeri, come avviene anche per altre testate, allora è meglio pubblicare solo saghe a breve termine!!

Sì, però va detto che i primi numeri di una miniserie sono diversi da quelli di una serie prevista senza termine...
Non credo ad esempio che se Brendon fosse stato una miniserie da 18 albi, avremmo avuto albi autoconclusivo tipo "Animah", "Il carro della paura", "L'uomo delle stelle", "Le fate azzurre uccidono"... Piuttosto ci si sarebbe concentrati sulle storie di Anja e Luna Nera (faccio esempi, eh?).

La storia è bellissima... il personaggio di Janus.. così viscido... soltanto a guardare le vignette da ribrezzo... rimarrà uno degli episodi migliori di tutta la serie...

@ Gas:
Bha non sono d'accordo.
Brad Barron e Demian (ad esempio) pur essendo delle miniserie(?) avevano tanti albi autoconclusivi!!

Demian non l'ho letto, ma Brad Barron, sebbene avesse albi autoconclusivi, contenevano elementi poi tornati a galla nella trilogia conclusiva, e c'era una certa cronologia tra gli albi; oltre al fatto che i 18 albi hanno esplorato vari generi narrativi e cliché letterari, come annunciato... In Brendon, invece, ogni storia (o quasi) è autonoma, e non comporta una crescita o maturazione del personaggio, ed il lettore non segue alcun cammino di conoscenza, ma soltanto storie autonome di genere fantasy con qualche escursione avventurosa o thriller. A parte appunto Anja, Luna Nera e pochi altri elementi sparsi.

Una miniserie punta a mettere in campo tutto e subito, storie di riempimento e transizione non ce ne sono, sennò una mini da 18 albi diventa di 16...

In Demian (anche se non lo hai letto) l'ultimo si collegava al primo e in mezzo solo storie autoconclusive!!
In BB di albi con elementi che sono ritornati alla fine ce ne saranno stati al massimo 4/5, ma la serie era di 18 numeri!!
In Brendon quest'anno ritorneranno molti personaggi del passato come il Giullare Nero e Trevanian.
Ma mi sa che stiamo andando abbondantemente in OT...ma dato che sei tu l'amministratore...

Ci risiamo...anche il secondo numero è da applausi...Janus che rappresenta perfettamente l'egoismo del nostro mondo e l'orribile sensazione che si ha quando tutti i nostri i sogni svaniscono alle prime luci dell'alba(il sogno di poter ridare vita al deserto per gli alchimisti e quello di poter dare quell'infanzia ,che le è stata negata alla figlia per Anja)....Anja stessa è straziante nella scoperta che la nostra vita spesso è fatta solo di illusioni e che il sogon è durato fin troppo...Per non parlare di Brendon che proprio in Anja vede una sua simile,un'altra folle disposta a credere nei sogni.un'altra folle disposta a correre il rischio di vivere una vita vera anche se spesso cadi,anche se spesso fa male...Brendon non poteva cha amare una donna così unica e speciale...

Standing Ovation

P.S.I disegni di Franzella donano ad Anja delle espressioni da brivido....

ad una terza rilettura si può veramente concludere che Anja rappresenta l'ideale femminile di Brendon e forse lui si è immaginato tutto per questo alla fine lei scompare

Non so se avete mai notato (io ad esempio me ne accorsi anni or sono alla prima lettura ) che le primissime vignette di questo albo sono praticamente identiche a quella della storia "Falce di Luna" di un superbook di Dylan Dog, sempre scritto da Chiaverotti...

Interessante, sinceramente non ho il Superbook di Dylan quindi non posso fare confronti, comunque trovo molto affascinante l'idea di Aracno, Anja che scompare come un'immaginazione, un sogno di Brendon!

mi fa piacere che ti garbi la mia supposizione donnie!l'idea dell'illusione nell'illusione è molto surreale...adesso controllo per quanto riguarda il superbook