Bello, in particolare il primo episodio dove si va alla ricerca di una propria identità ricercandola negli altri e non nel proprio autentico modo di essere.
Il secondo episodio anche ha un bel significato, ma non mi è piaciuta molto la sceneggiatura.
Nel terzo viene rappresentata la paura ancestrale che vi è in tutti noi di qualcosa...
Il finale a bocca aperta tipico chiaverottiano.
Disegni sulla sufficenza.
Copertina bruttina.