Jonathan Steele

Apro un topic su JS....... e rimando subito ad una brutta notizia:

QUI dalle dirette parole di Memola ....

Spettacolare fumetto in Bonelli, ma l'editore ha preferito far sopravvivere (per un po') Napoleone e Legs a questa pubblicazione che portava una ventata di novità nell'editoria italiana (esperimento ripetuto con maggiore "azzardo" poi con Nemrod, ma con risultati che IMO hanno stravolto il significato primo di "fumetto": lettura disimpegnata).

Chiudendo i battenti in Bonelli, e terminando alla meno peggio le varie sottotrame in corso, Jonathan Steele è stato accolto in Star Comics dove ha avuto letteralmente una nuova vita editoriale... ma orientata soprattutto ai nuovi lettori piuttosto che ai vecchi: personaggi che in Bonelli erano diventati irrinunciabili per il legame che li univa apparivano ora stravolti nei loro reciproci legami, tutto azzerato... C'era un nesso tra le due serie, ed ho atteso per scoprirlo: ciò è avvenuto in una trilogia pubblicata durante il secondo anno di vita editoriale in Star Comics... Ebbene questo nesso non mi è piaciuto per niente, il che, aggiunto al fatto che ogni albo proponeva sempre più spesso due storie anziché una completa e sviluppata nel respiro delle 94 tavole abituali, e che alcune storie erano affidate a più disegnatori con risultati pressoché "promiscui", ho deciso di mollare...

La Star Comics si rifugia ora dietro la chimera dei costi per uccidere una seconda volta una pubblicazione cui la Bonelli aveva voltato le spalle senza appello.
Morale della favola: "squartateli pure, ma che siano rigorosamente vestiti!", quindi continuate a pubblicare Dylan Dog, che oramai è più spompato di un centometrista costretto a fare una maratona, ed ammazziamo le idee!

Anch'io ho sempre preferito il Jonathan dell' era Bonelli.

I personaggi a cui mi ero affezionato, con tutte le loro personalità e relazioni, sono spariti nella serie Star.

Mi spiace per la chiusura, ma JS da un pò ormai non mi prendeva più ....

letto solo il numero uno bonelli e non mi piacque(solo perchè il genere non mi piaceva)ma mi dispiace molto ugualmente per la chiusura della serie...

Io JS l'ho iniziato tardi, col n° 45...
Grazie alle Raccolte poi ho recuperato buona parte degli arretrati...
In effetti il n° 1 non è tra i migliori albi, bisogna aspettare il n° 3 per cominciare a vedere la saga prendere forma e caratteristiche tipiche.
Se ti dovessero capitare "Caccia al drago" (nn. 13/15), "A un passo dall'inferno" (n. 19) e "Il volo dell'Albatross" (nn. 22/24), poi qualche sospetto che inizi a piacerti ce lo avrei.

Il n. 1 (parlo della serie Bonelli) non fà testo, perchè inizialmente JS era stato pensato dalla Bonelli per catturare un pubblico un pò più "giovane" dei normali canoni bonelliani.

Man mano però la cosa si modifica, la serie "cresce" diventando davvero una splendida lettura.

Consigliatissima la serie Bonelli........ un pò meno quella StarComics (questo, ovviamente, secondo il mio gusto personale...).

Sarei tentato di togliere il link al messaggio di Memola, visto che quel forum ha cancellato il mio link all'intervista a Rotundo...

Oggi in fumetteria ho trovato il primo numero della Bonelli, in ottime condizioni, a 2,50€.
Ho appena finito di leggerlo, l'ho trovato più che carino, ma devo riconoscere che non è sicuramente il mio genere, quindi non credo proseguirò la raccolta.
L'unica pecca mi è sembrata la caratterizzazione del personaggio, forse troppo anonimo, credo comunque che con i numeri successivi si sia evoluta, o sbaglio?

Si è evoluto eccome!

ho letto alcuni dei primi volumi pubblicati dalla Bonelli

non è riuscito ad appassionarmi più di tanto questo personaggio

L'apice della serie Bonelli è secondo me la saga lunare, veramente tanta roba (mi sono pure comprato un paio di tavole originali della storia d'apertura). La serie targata Star sinceramente mi è piacciucchiata, ma strizza un pò troppo l'occhio ad un genre più orientaleggiante, che comunque si intravedeva anche sulla serie Bonelli.

Tra saga lunare e Crimson Seven, Jonathan Steele ha offerto grandi emozioni, al livello delle saghe di Nathan Never (esclusi i primi 3 Giganti che sono roba di un livello unico per il fumetto italiano, secondo me)... e non dimentichiamo storie tipo "A un passo dall'inferno"!

recuperati un po' di arretrati di questa serie che finora avevo sempre evitato, per la precisione gli albi dal 4 all'11, e poi il n.64, che è l'ultimo pubblicato dalla bonelli, perchè l'albo conclusivo di una serie mi mette sempre una certa tenerezza.

ho letto gli albi di JS che avevo recuperato.
che dire, una serie carina, ricca d'azione, proprio come piace a me.
a volte scivola in una verbosità tipicamente bonelliana, con alcuni passaggi confusi e poco chiari, ma sono 2 particolari che, nell'insieme, non si notano più di tanto.
semmai mi ha stupito molto l'ultimo albo della serie bonelliana: vabbè che non ho letto l'intera serie, facendo un balzo enorme dal n.11 direttamente al n.64, ma ho trovato un albo molto diverso dai precedenti, scritto con uno stile più maturo e serio che mi è sembrato più adatto ad un albo di dampyr, con jonathan in barbetta che ricorda harlan draka.
a proposito di jonathan, in certe situazioni l'ho trovato simpatico e scanzonato, in altre irriverente e un po' fastidioso, ma per fortuna ci sono jasmine e myriam che distraggono.

Jonathan è un personaggio che cresce e matura nel corso della saga, proprio come farebbe potenzialmente un suo coetaneo alle prese con avventure del genere.
Purtroppo tra gli albi che hai letto mancano alcune storie importanti che raccontano il passato di Jonathan, come "A un passo dall'inferno" (n° 19) "Il volo dell'Albatross" (n'. 22/24), storie importanti per i suoi legami sentimentali, come "Un nuovo mondo" (n° 25) per non parlare della sconvolgente saga lunare (n' 29/34).