Dragonero

Avete letto questo libro/fumetto bonelli? Io l'ho avuto tra le mani durante un viaggio da messina a napoli con la nave... 8 ore di nave..... e a piccoli tratti mi immergevo nel mondo fantastico di Dragonero... mi ha appassionato molto e sono stato pure felice che sia iniziato e finito senza dovermi aspettare nulla di più. Una volta chiusa l'ultima pagina potevo dar spazio alla mia fantasia e immaginarmi le vite dei personaggi che proseguivano. Lo metterei al pari di "Noi Siamo Leggenda" per quanto mi è piaciuto (ovviamente è solo un mio pensiero, non voglio creare polemica).

Io onestamente non l'ho mai letto, anche se ce l'ho assurdo ma vero. L'ho acquistato a una fumettopoli, poi è andato infognato da qualche parte e ... buonanotte!
Cmq se ti piace lo stile di Enoch leggiti Gea e Lilith , io sto facendo la collezione di quest'ultima e per ora mi sono ricordato di comprarli tutti ... esce ogni 6 mesi!
cmq appena posso cercherò Dragonero e lo tirerò fuori dai meandri del mio armadio! Soprattutto visto il paragone che hai fatto!

Inizialmente ero deciso a seguire questa nuova serie, anche se il romanzo a fumetti omonimo non mi era piaciuto, poi ho iniziato a prendere Le Storie, e un po' per questo e un po' appunto perchè non mi era piaciuto, ora non credo che inizierò questa nuova serie.

Comunque, questo è quanto detto a Mantova Comics

Stefano Vietti e Giancarlo Olivares hanno presentato al pubblico mantovano la prossima, attesissima serie Bonelli: Dragonero.
Vietti, che insieme a Luca Enoch è l’artefice dell’immenso cosmo ancora in espansione creato per la testata regolare nata dall’omonimo romanzo a fumetti, ha ricordato che quest’ultimo sarà ristampato in formato digitale per l’applicazione Ebook dell’iPad insieme a una mappa 3D del nuovo mondo fantasy bonelliano. Un’altra sorpresa, ha rivelato, sarà il gioco di ruolo in formato sia cartaceo (un volume di oltre 250 pagine) che digitale edito dalla Wyrd Edizioni e che fungerà da vera e proprio dizionario e glossario di questo incredibile universo.

Lo scrittore ha descritto Ian, il protagonista come un eroe bonelliano classico, con la sua morale e i suoi principi incrollabili, una specie di Tex fantasy con il suo pard d’eccezione, l’orco Gmor. Ha quindi ringraziato senza mezzi termini la casa editrice milanese per la professionalità, l’illimitato supporto e i possenti mezzi messi a disposizione per il progetto, senza i quali nulla sarebbe stato possibile e ha voluto ricordare il team di artisti coinvolti e dedicati al progetto insieme a Olivares e a cui si è aggiunto da poco il talentuoso Luca Malisan (del quale proponiamo un suo studio per una monaca guerriera mostrata in conferenza).
La serie di 94 pagine e legata da una leggera ma coerente continuity, esordirà l’11 giugno con il primo di quattro numeri che faranno da collante con il graphic novel del 2007 e che introdurranno al lettore i personaggi principali e il loro universo. Se la serie andrà bene, ha anticipato l’autore, è già previsto uno spin-off che coinvolgerà il corpo di appartenenza di Ian, gli scout e Ian stesso, oltre ai vari, possibili speciali in stile Bonelli di cui Vietti ha confessato tener molto al “Gigante”. Infine, ha concluso, sono in preparazione due grosse sorprese, ancora top secret.

in terza di copertina del nuovo numero di brendon ho visto la pubblicità di questa nuova serie, che partirà a giugno
quello che mi chiedo, pur non essendo particolarmente attratto da dragonero, è perchè la casa editrice la definisca prima serie fantasy della bonelli, allora brendon come lo definiamo?
fermo restando che per me non è certo un problema di definizione, vorrei solo capire la percezione che la bonelli ha di brendon

Evidentemente in Bonelli qualcuno ha la memoria corta (o mente al pubblico in mala fede...).
Infatti, a rifletterci, non sarebbe neppure la seconda serie fantasy bensì la terza, viste certe tematiche affrontate da Gea (apparsa comunque dopo Brendon), che a sua volta è la prima vera miniserie Bonelli, altro che Brad Barron!

io di fantasy ho letto qualcosa pure su zona X, collana nata come spin-off di martin mystère (e infatti inizialmente gestita da castelli) e poi diventata autonoma, nelle mani di memola, il creatore di jonathan steele
all'interno di zona X c'era un po' di tutto, alcune storie le scrisse pure un certo chiaverotti , ma non credo che si possa considerare una serie a tutti gli effetti, era semmai un esperimento, una specie di palestra per autori esordienti, so che pure dampyr all'inizio doveva essere una miniserie di zona X, ma poi divenne una serie vera e propria
per tornare a dragonero, stasera alle 21 ci sarà un incontro con vietti: http://festivaltralenuvole.wordpress.com/2013/04/02/stefano-vietti-a-brandico/

Oramai non ho più parole...
Brendon non ha mai avuto un Almanacco dedicato al fantasy, Dragonero sì!
Problema di vendite? Allora perché l'almanacco dell'avventura è sempre stato associato a Dylan Dog e mai a Dampyr?