| | La bacheca di Syrus: per parlare di cinema | |
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Autore | Messaggio |
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giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Ven 30 Apr 2010 - 11:38 | |
| Comunque quando hai un paio di orette guardatelo. è spettacolare! Lo consiglio a tutti quelli che amano il genere Thriller come me! | |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Sab 1 Mag 2010 - 9:59 | |
| oggi un film storico! Titolo originale: Raiders of the Lost Ark Paese: USA Anno: 1981 Durata: 115 min Colore: colore Audio: pellicola 70 mm: 6 tracce stereo pellicola 35 mm: Dolby Rapporto: pellicola 70 mm: 2.20:1 pellicola 35 mm: 2.35:1 Genere: avventura, azione Regia: Steven Spielberg Soggetto: George Lucas e Philip Kaufman Sceneggiatura: Lawrence Kasdan Produttore: Frank Marshall Produttore esecutivo: George Lucas e Howard Kazanjian CAST: * Harrison Ford: Indiana Jones * Karen Allen: Marion Ravenwood * Paul Freeman: Rene Belloq * Ronald Lacey: Toht * John Rhys-Davies: Sallah * Denholm Elliott: Dott. Marcus Brody * Alfred Molina: Satipo * Wolf Kahler: Col. Dietrich * Don Fellows: Col. Musgrove * William Hootkins: Magg. Eaton * Fred Sorenson: Jock * Sonny Caldinez: Mean Mongolian * Tutte Lemkow: Imam * Souad Messaoudi: Fayah * George Harris: Katanga TRAMA:«È il destino dell'archeologo quello di vedere frustrati anni e anni di lavoro e ricerche.» (Indiana Jones) Perù, 1936. Il professore di archeologia Indiana Jones è sulle tracce di un antico idolo della fertilità, conservato in un tempio immerso nella giungla. Superati i molti trabocchetti ed ostacoli, appena uscito con l'oggetto tra le mani, l'archeologo rivale Belloq riesce ad impossessarsene, e Jones è costretto alla fuga, inseguito da pericolosi Indios. Tornato al Barnett College di New York, lui ed il collega ed amico Marcus Brody ricevono la visita di alcuni agenti dell'Intelligence, che spiegano loro che i nazisti sono ad un passo dal recuperare la mitica Arca dell'Alleanza, contenente frammenti delle tavole dei Dieci Comandamenti dettati da Dio a Mosè. I tedeschi sono convinti dell'immenso potere che essa può conferire, ma per raggiungerla devono mettere le mani sull'amuleto di Ra, custodito da Abner Ravenwood, vecchio amico nonché professore di archeologia di Jones ora sparito in Nepal. L'oggetto, posto su di un'asta in un plastico nella città di Tanis, ormai scomparsa sotto una tempesta di sabbia durata un anno, avrebbe riflesso la luce mattutina rivelando l'ubicazione del pozzo delle anime, la sala contenete l'Arca. Raggiunto il paese asiatico, Jones incontra Marion, figlia di Ravenwood, che convince a cederle il medaglione. Interviene però un gruppo di nazisti, ma i due riescono a salvarsi. Giunti in Egitto scoprono dall'amico Sallah che Tanis è stata riportata alla luce da Belloq, assoldato dai nazisti guidati dal colonnello Herman Dietrich. Marion viene poi rapita, e data a Belloq dai nazisti come ricompensa. Jones nel frattempo s'infiltra negli scavi in corso, e riesce a scoprire il punto dove è sepolto il pozzo. Sul punto di recuperare l'Arca, intervengono ancora i nazisti che gli rubano l'Arca, ma Jones non s'arrende, e li segue fino ad un'isola, in cui Belloq vuole compiere un rituale per controllare la veridicità della reliquia, prima di portarla al cospetto di Hitler. Catturati e legati insieme, Jones e Marion assistono all'apertura dell'Arca, che dopo aver rivelato il suo contenuto, ossia la polvere delle millenarie tavole ormai disgregate dal tempo, libera una forza soprannaturale che distrugge i soldati, Belloq, e le corde che li imprigionavano. Tornati a Washington, Jones è furibondo per come l'esercito nega loro l'Arca e la possibilità di analizzarla, in quanto già nelle mani di "qualificati studiosi", ma in realtà infilata in una cassa, marchiata, e sommersa in un enorme deposito. CITAZIONI: * Nella scena della grotta egizia, nascosti tra gli ideogrammi compaiono le sagome dei droidi R2-D2 (conosciuto in Italia anche come "C1-P8") e C-3PO ("D3-B0"), personaggi della saga Guerre Stellari di George Lucas. * Sull'aeroplano, all'inizio del film, è presente la sigla "OB-CPO" , chiaro riferimento a Obi-Wan Kenobi e C-3PO * La sequenza iniziale del film è tratta da due albi a fumetti della Disney realizzati dal famoso disegnatore e autore Carl Barks, Zio Paperone e le sette città di Cibola e Zio Paperone e l'oro di Pizarro. * Del film è stata realizzata una accurata Parodia Disney dal titolo Paperinik e l'arca dimenticata. INESATTEZZE STORICHE: * L'Arca che si vede nel film è ricostruita scorrettamente: secondo le Sacre Scritture, infatti, gli anelli per fissarne le aste per il trasporto erano collocati alla base, mentre nel film sono nella parte superiore; inoltre, l'Arca originale misurava 2 cubiti e mezzo, cioè circa 1,20 m, ma a giudicare dal film sembra ampiamente superare il metro e mezzo. * Nella scena dove la spia egiziana nazista proprietaria della scimmietta s'imbatte nei soldati tedeschi i tre uomini quando si salutano alzano il braccio sinistro (che è invece il simbolo dei comunisti) e non quello destro, come invece correttamente fa l'animale. * Nel film dicono che nell'Arca sono conservate le tavole di Mosè dopo che questi le aveva spezzate. Forse il regista ignorava che invece dovrebbero essere intere, visto che nella Bibbia è scritto che Dio le aveva riforgiate per ridare la sua legge al popolo Ebreo. * Le mitragliatrici MP-38 usate dai tedeschi vennero adottate nel 1938 mentre il film è ambientato nel 1936. * L'aereo su cui sta per essere imbarcata l'Arca, un bimotore con eliche spingenti e carrello fisso, è un tipo di velivolo mai esistito nella Luftwaffe dell'epoca, né tantomeno nella Seconda Guerra Mondiale, il reparto costruzioni, si ispirò all'Arado E555 Heavy Bomber, che vide la luce solo verso la metà del 1944 e aveva 6 turboreattori.[8] * Le diciture "Thailandia", "Israele" sulle mappe appaiono in diverse sequenze; all'epoca dei fatti il primo paese si chiamava Siam (fino al 24/6/1939) mentre Israele non esisteva ancora (Nascita dello stato il 14/5/1948). * L'errore più grande (e probabilmente il meno visibile) è vedere soldati tedeschi in Egitto (all'epoca formalmente Stato indipendente, ma di fatto protettorato britannico, che vide l'arrivo delle truppe di Rommel solo alcuni anni più tardi durante la seconda guerra mondiale), senza contare il fatto che i soldati portano addirittura le insegne dell'Afrika Korps (cosa impossibile visto che venne creata nel 1941). * Nella città di Tanis l'archeologo francese Pierre Montet scoprì le tombe di tre faraoni solo nel 1939. Nel film, essa verrà presentata come una sorta di città perduta, sepolta sotto la sabbia dopo una tempesta durata un anno intero. PREMI: * 4 Premi Oscar 1982: miglior montaggio, miglior scenografia, miglior sonoro, migliori effetti speciali * Kansas City Film Critics Circle Awards 1982: miglior film * Boston Society of Film Critics Awards 1981: miglior regista | |
| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Lun 3 Mag 2010 - 10:27 | |
| Ricordo che lo vidi in tv a pochi giorni da "La storia infinita"... Era periodo che davano un ciclo di film fantasy... Un po' mi spiazza quando la storia viene raccontata senza che ci sia una interazione tra il mondo fantasy e quello reale (come avviene ne "La storia infinita"): la storia rischia di sapere troppo di finto... Questo film si salva, ma se avessero fatto a meno di prologo ed epilogo tra Jimmy e il nonno, l'avrei apprezzato maggiormente. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Mar 4 Mag 2010 - 1:04 | |
| IL GRANDE LEBOWSKI Titolo originale: The Big Lebowski Paese: USA Anno: 1998 Durata: 117 min Colore: colore Audio: sonoro Genere: commedia, thriller Regia: Joel Coen Soggetto: Joel Coen, Ethan Coen Sceneggiatura: Joel Coen, Ethan Coen Produttore: Ethan Coen Interpreti e personaggi Jeff Bridges: Jeffrey "Drugo" Lebowski John Goodman: Walter Sobchak Steve Buscemi: Donny David Huddleston: Jeffrey Lebowski Julianne Moore: Maude Lebowski John Turturro: Jesus Quintana Philip Seymour Hoffman: Brandt Ben Gazzara: Jackie Treehorn Tara Reid: Bunny Lebowski Sam Elliott: Lo straniero narratore Philip Moon: Woo Peter Stormare: Nichilista n. 1 Flea: Nichilista n. 2 Torsten Voges: Nichilista n. 3 Jimmie Dale Gilmore: Smokey Jack Kehler: Marty Jon Polito: Da Fino Asia Carrera: Pornostar TramaLos Angeles, anni novanta: Jeffrey "Drugo" Lebowski è un hippie sopravvissuto agli anni sessanta e all'era del flower power e delle proteste contro la guerra del Vietnam. Costantemente vestito con accappatoio, mutandoni, sandali e maglietta, cronicamente pigro, vivacchia senza troppi problemi, tra una partita di bowling con gli amici Walter e Donny, una fumata di marijuana, dormendo e bevendo grandi quantità di White Russian. A causa di un'omonimia con un ricco magnate, due brutti ceffi gli entrano in casa, lo minacciano e (ciò che è più grave) urinano sul suo tappeto. Questo diventa lo spunto per lo sviluppo di un'intricata serie di vicende che vedranno Drugo invischiato suo malgrado in rapimenti e riscatti, in artisti pazzoidi e giocatori di bowling che credono di essere delle divinità, come Jesus Quintana
Ultima modifica di sbea il Gio 27 Gen 2011 - 15:51 - modificato 1 volta. |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Gio 24 Giu 2010 - 11:48 | |
| Titolo originale Los Otros Paese USA/Spagna/Francia Anno 2001 Durata 101 min Colore colore Audio sonoro Genere Drammatico, Horror Regia Alejandro Amenábar Soggetto Alejandro Amenábar Sceneggiatura Alejandro Amenábar Fotografia Javier Aguirresarobe Montaggio Nacho Ruiz Capillas Effetti speciali Derek Langley Musiche Alejandro Amenábar Scenografia Benjamín Fernández CAST:* Fionnula Flanagan: Mrs. Bertha Mills * Nicole Kidman: Grace Stewart * James Bentley: Nicholas Stewart * Eric Sykes: Mr. Edmund Tuttle * Elaine Cassidy: Lydia * Renée Asherson: Vecchia signora * Alexander Vince: Victor Marlish * Keith Allen: Mr. Marlish * Michelle Fairley: Mrs. Marlish TRAMA:Il film è ambientato sull'isola di Jersey, nella Manica, nel 1945, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Grace Stewart, moglie di un soldato disperso in guerra, è una donna molto protettiva nei confronti dei suoi due figli, Anne e Nicholas, i quali soffrono di Xeroderma pigmentoso, una malattia che non permette loro di esporsi alla luce del giorno senza gravi conseguenze per la loro salute. Grace crea quindi delle regole molto rigide per proteggere i due bambini, ma l'arrivo dei tre domestici (una vecchia governante, un ancor più vecchio giardiniere e una giovane cameriera muta) porta strani avvenimenti nella casa e Grace inizia a credere che nella casa ci siano "altri". Anne fa disegni con un uomo, una donna e un bambino, Victor, e inoltre parla di un'anziana signora che vivrebbe nella casa e che lo stesso Victor definisce "strega". Grace chiude sempre a chiave le porte dietro di sé e quando dalla sala del pianoforte si sente suonare non c'è dubbio che qualcuno si sia introdotto in casa e che, oltre tutto, la circostanza è alquanto inspiegabile. Si arma di fucile per dare la caccia a questi "intrusi". Grace sente di dover fare qualcosa e pensa, in un giorno di nebbia, di andare a chiamare il prete per far benedire la casa. Nella corsa verso il villaggio incontra suo marito Charles, dato per morto in guerra. Il suo ritorno non è come ci si sarebbe aspettato. Lui è molto freddo, sembra non essere disposto a perdonarle qualcosa (ma cosa?) e dopo una notte insieme, inspiegabilmente, riparte. Le stranezze della casa non si esauriscono e il comportamento dei tre domestici insospettisce sempre di più Grace. Un giorno lei e i bambini sono svegliati dal sole che sorge. Tutte le tende di casa sono scomparse. Sembra un'azione mirata a colpire i due bambini e la loro fotofobia. Così Grace decide di cacciare i domestici, in qualche maniera responsabili di questo e di tutti gli ultimi inspiegabili avvenimenti. La notte, i bambini escono dalla casa e scendono in giardino, avventurandosi in quel luogo misterioso dove scoprono tre tombe. Sono vecchie tombe e appartengono proprio ai domestici che ora riappaiono e li inseguono fino in casa dove vengono presi da Grace sotto la minaccia di un fucile. I bambini corrono dentro casa e si rifugiano all'interno dell'armadio della loro camera, quando vengono trovati dall'anziana signora, la "strega". Al piano di sotto intanto, i tre inservienti rivelano a Grace che sarà costretta ad imparare a vivere con loro. Udendo le urla dei propri figlioli, Grace irrompe nella camera trovando l'anziana signora, nel ruolo di condurre una seduta spiritica, affiancata da due persone, che poi si scoprono essere i genitori di Victor. È proprio in questo momento che si scopre l'orribile verità: l'anziana signora non è un fantasma bensì una medium, mentre i veri fantasmi sono Anne, Nicholas e la stessa Grace. Grace, furente, attacca i protagonisti della seduta spiritica. Questa scena è abilmente inframezzata dai due diversi punti di vista: quello del fantasma Grace, e quello dei membri della seduta. Per esempio quando Grace è mostrata nell'atto di scuotere violentemente il tavolo, appare nella sequenza successiva che il tavolo si scuote da solo. finale.... - Spoiler:
La verità è finalmente chiara a Grace e al pubblico: Grace si confessa con i figli e ricorda cosa accadde poco prima dell'arrivo dei tre servi; distrutta per la perdita del marito e incapace di sostenere l'angosciosa malattia dei figli, in un raptus di follia li soffocò con un cuscino ed in seguito si suicidò con un colpo di fucile. I tre realizzano che anche il capofamiglia era morto, soltanto che era ignaro dell'omicidio domestico. All'esterno della casa Victor e la sua famiglia, scoperto che la loro casa è infestata, decidono di abbandonarla. Dalla finestra Grace e i suoi figli li guardano andare via. Malgrado il precedente disgusto espresso nei confronti della sua casa, riferendosi ad essa come ad una prigione, Grace segna l'epilogo del film con la frase "Nessuno ci manderà via da questa casa" e scompare con i propri figli tra le braccia. PREMI:* 8 Premi Goya: miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura originale, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior direttore di produzione, miglior scenografia, miglior sonoro * 3 Saturn Awards: miglior film horror, miglior attrice (Nicole Kidman), miglior attrice non protagonista (Fionnula Flanagan) * Kansas City Film Critics Circle Awards 2002: miglior attrice (Nicole Kidman) Bello questo Film , visto ieri e consiglio a tutti! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Sab 18 Dic 2010 - 9:24 | |
| TITOLO ORIGINALE: Mauvais Sang TITOLO ITALIANO: Rosso sangue REGIA: Leos Carax Cast: Denis Lavant, Michel Piccoli, Juliette Binoche, Julie Delpy, Hugo Pratt. ANNO: 1985 Un film che o si ama o si odia. Io appartengo ai primi. 1985. il passaggio della cometa di Halley provoca anomalie nel clima. Un virus chiamato STBO provoca vittime tra chi mostra un semplice atto di affetto senza essere innamorato. Esiste un antidoto, e a dargli la caccia sono due gang. La banda de l'Americana (gli antagonisti) uccidono l'unico individuo in grado di rubare quel siero. Il giovane figlio di quest'ultimo, Alex (Denis Lavant) detto Linguamuta per i suoi lunghi silenzi, ex-carcerato che si guadagna da vivere con il gioco d'azzardo per la strada, è reclutato dalla banda rivale, ex-compari del padre (i protagonisti). Lasciata la ragazza con cui vive un'intensa storia d'amore (una Julie Delpy in strepitosa forma), Alex si arruola nella banda, e va a vivere nel loro covo, dove si invaghisce di Anna (un'ispiratissima Juliette Binoche), già fidanzata con il capo banda: Alan (Michel Piccoli), poiché attratta solo da uomini anziani. Alex ruba l'antidoto nonostante una soffiata, faccia accorrere la polizia e fugge a bordo di una moto guidata dalla sua ex. Tornato al covo della gang, un colpo di pistola sparato allo stomaco dal vice dell'Americana (Hugo "Corto Maltese" Pratt), seduto e seminascosto in auto, lo stende a terra, ma una volta ripartita l'auto dei rivali, Alex si rialza come se non avesse ricevuto alcun colpo... il suo stomaco dolorante già da parecchio tempo (il cibo del carcere come lui sostiene, oppure l'STBO ha preso anche lui?), gli attutisce il dolore. Alex consegna il siero ad Alan, che come da accordo, accompagna Alex all'aeroporto, dove lo aspetta l'aereo che gli permetterà di fuggire... - Spoiler:
ma durante il tragitto, Alex morirà per il colpo, non prima che la banda dell'Americana sia stata annientata in una resa dai conti finale (una sparatoria che nulla ha da invidiare al Godard di "À bout de souffle").
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| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Mer 19 Gen 2011 - 12:09 | |
| Ho iniziato un'operazione lunghetta ma che credo renderà utile la ricerca... Nel messaggio di apertura metterò, suddivisi per pagina di inserimento, i film trattati in ordine alfabetico. | |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Mer 19 Gen 2011 - 13:11 | |
| - Gas75 ha scritto:
- Ho iniziato un'operazione lunghetta ma che credo renderà utile la ricerca... Nel messaggio di apertura metterò, suddivisi per pagina di inserimento, i film trattati in ordine alfabetico.
Lavoro pauroso! So bene! L'idea è ottima! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Mer 19 Gen 2011 - 14:32 | |
| Titolo originale π Paese USA Anno 1998 Durata 84 min Colore B/N Audio Dolby Genere thriller, fantascienza Regia Darren Aronofsky Soggetto Darren Aronofsky (romanzo) Sceneggiatura Darren Aronofsky Musiche Clint Mansell Interpreti e personaggi * Sean Gullette: Maximillian Cohen * Mark Margolis: Sol Robeson * Ben Shenkman: Lenny Meyer * Pamela Hart: Marcy Dawson * Stephen Pearlman: rabbino Cohen Doppiatori italiani * Massimo Rossi: Maximillian Cohen * Enrico Di Troia: Lenny Meyer * Anna Cesareni: Marcy Dawson Premi * Thessaloniki Film Festival - premio FIPRESCI con menzione speciale (1998) * Sundance Film Festival - Premio alla regia (1998) * Málaga International Week of Fantastic Cinema - Premio come menzione speciale (1999) * Independent Spirit Awards 1999: miglior sceneggiatura d'esordio * Independent Spirit Awards - Miglior film di debutto * Gotham Awards - Premio Open Palm al regista (1999) * Gijón International Film Festival - Grand Prix Asturia al regista (1999) * Florida Film Critics Circle Awards - premio FFCC rivelazione dell'anno al regista (1999) * Fant-Asia Film Festival - terzo posto come miglior film internazionale (1999) * Deauville Film Festival - Candidato come Grand Special Prize (1999) * Chlotrudis Awards - candidato al premio Chlotrudis Award come miglior film π - Il teorema del delirio (π o Pi) è un film del 1998 diretto da Darren Aronofsky, ed interpretato da Sean Gullette. Pellicola indipendente a basso costo che approda a temi metafisici partendo da un presupposto razionale, il film è caratterizzato dall'impiego di camere a spalla, di pellicole bianco e nero dal contrasto e dalla grana molto spinti e dal montaggio ipercinetico. L'atmosfera alienante è enfatizzata dalla colonna sonora in cui figurano Orbital, GusGus, Clint Mansell, Aphex Twin, Massive Attack e Spacetime Continuum. Il film ha vinto il premio alla regia al Sundance Film Festival del 1998 ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale. TramaMaximillian Cohen, matematico geniale quanto eccentrico, soffre di continue emicranie causate dall'aver guardato direttamente il sole a 6 anni; è costretto a fare uso massiccio di pillole per ridurre i dolori. Uomo solitario, vive quasi in reclusione nel suo appartamento-laboratorio ed il suo unico amico è il professore Sol Robeson. Max crede in alcuni princìpi che regolano la sua vita: la matematica è il linguaggio della natura; ogni cosa esistente può essere spiegata e rappresentata con i numeri; in qualsiasi situazione, se analizzata a fondo, emergono degli schemi. Sulla base di tali principi, Max cerca di ottenere uno schema che gli permetta di predire le quotazioni in borsa. La sua ricerca lo porta ad essere oggetto di pericolose attenzioni da parte di alcuni emissari di un'azienda quotata a Wall Street, la quale spera di speculare sulle eventuali scoperte di Max, e che pertanto si spinge fino a sponsorizzarlo e minacciarlo per incentivare le sue ricerche. Max, inoltre, entra in contatto con un ebreo ortodosso seguace della Torah, che gli spiega come ad ogni lettera dell'alfabeto ebraico corrisponda un numero: a questo punto il misticismo cabalistico e le credenze ebraiche si fondono con ciò che Max (ebreo egli stesso) ritiene puro e razionale. Quando, finalmente, Max sembra essere riuscito nell'impresa, il suo computer si guasta irreparabilmente; non prima, però, di aver stampato una sequenza di 216 cifre. A questo punto ne parla con il suo amico Sol, che gli spiega di essersi già imbattuto in un caso del genere quando da giovane faceva ricerche sul pi greco; tuttavia il suo consiglio è di desistere da ulteriori ricerche, perché la sua sanità mentale è a rischio. Poco dopo, Max viene rapito e condotto a forza al cospetto del rabbino Cohen (suo omonimo). Il rabbino, dapprima apparentemente benevolo, gli spiega che il vero nome di Dio altro non è che la traslitterazione della serie numerica da lui scoperta. Quando Max dimostra di non volerne sapere, il Rabbino si mostra per ciò che è veramente, ossia un uomo senza scrupoli, disposto a tutto pur di avere quella serie, poiché il vero nome di Jahvé è un segreto sacerdotale andato perduto in seguito alla distruzione romana del Tempio di Gerusalemme. Max si ribella e intraprende una fuga delirante che lo conduce lontano dagli interessi economici e dalle speculazioni ortodosse. Fugge anche dalla sua stessa razionalità giunta al punto da rendere irrazionale, paradossalmente, la sua stessa esistenza. In seguito Max, dopo aver evidenziato con un pennarello una protuberanza che possiede poco sopra l'orecchio destro, prende un trapano e lo infila proprio nel punto evidenziato. Alla fine del film Max parla con la bambina che di solito gli proponeva calcoli impossibili quando lo incontrava sulla soglia di casa sua, ed egli non riesce nemmeno a calcolare una semplice moltiplicazione, e, forse proprio per questo, lo si vede sorridere. Accoglienza
L'accoglienza della critica per π - Il teorema del delirio è stata generalmente molto buona. Su Rotten Tomatoes il film ha ottenuto l'86% di gradimento, in base ad un totale di 49 recensioni.Su Metacritic ha raggiunto un punteggio di 72 su 100 in base a 23 recensioni.π - Il teorema del delirio è stato definito il «film d'essai statunitense successo dell'anno». Sean Gullette, che ha vissuto le riprese della pellicola come un'intensa esperienza, ha definito l'opera cinematografica «una storia di Faust digitale».Gullette e l'amico Darren Aronofsky, regista del film, hanno collaborato allo sviluppo del progetto, impiegando nove mesi. L'attore ha dichiarato: «Una delle cose legate al fatto che il regista sia un amico è che sa quali tasti premere». |
| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Mer 19 Gen 2011 - 14:47 | |
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| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Gio 20 Gen 2011 - 12:20 | |
| @ Gas.. metti il titolo in inglese o lo cerchi su wiki e lo trovi in ita! @ Sbea... è bello ti è piaciuto l'ultimo film che hai postato?! sei già la seconda che dice che è bello se così fosse e se mi dici che ne vale la pena me lo vedo! | |
| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Gio 20 Gen 2011 - 12:47 | |
| - giotaglia_80 ha scritto:
- @ Gas.. metti il titolo in inglese o lo cerchi su wiki e lo trovi in ita!
E' un'operazione in più della quale farei a meno. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Gio 20 Gen 2011 - 15:52 | |
| - giotaglia_80 ha scritto:
- @ Gas.. metti il titolo in inglese o lo cerchi su wiki e lo trovi in ita!
@ Sbea... è bello ti è piaciuto l'ultimo film che hai postato?! sei già la seconda che dice che è bello se così fosse e se mi dici che ne vale la pena me lo vedo! si gio ne vale proprio la pena! @gas:se vuoi posso occuparmene io! |
| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Gio 20 Gen 2011 - 15:55 | |
| - sbea ha scritto:
- @gas:se vuoi posso occuparmene io!
Se mi cerchi i titoli italiani dei film, e li scrivi nei messaggi delle varie schede mi fai un favore. L'indice dei titoli posso continuarlo io un po' alla volta. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Gio 20 Gen 2011 - 15:57 | |
| va bene gas,mi metto subito a lavoro |
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| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema | |
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| | | | La bacheca di Syrus: per parlare di cinema | |
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