Prendendo in mano l'albo si nota subito la copertina orrenda, davvero una pessima prova di Rotundo, e non soltanto per il colore dei capelli di Brendon! Anche il soggetto è scadente, tenuto conto degli spunti forniti dalla storia per una copertina migliore.
La storia è piuttosto "classica": il giallo da risolvere nel quale la milizia è pressoché inutile... Riflettori puntati sul mondo delle prostitute, offrendo svariati esempi di "vita perduta" da parte delle ragazze, anche prima che l'assassino colpisca... A mio giudizio un elemento ben inserito da Chiaverotti...
A differenza di altre storie strutturalmente simili, qui la chiave di tutto è il passato dei protagonisti, Hopkins e Mindy, coi loro drammi personali che li ha uniti, mentre le motivazioni dell'assassino sono piuttosto prevedibili... Per questo ritengo fuori luogo copertina e forse anche titolo...
L'epilogo è insolito: Mindy che risolve la propria dualità restando se stessa e tornando a prostituirsi... Di sicuro un finale meno buonista del solito.
Disegni: Maroto lo trovo sempre più pesante, alcuni profili di Brendon lo scimmiottano di brutto! Sempre validi i fondali, anche se più affrettati rispetto ai suoi primi albi... E le sue donne sempre gran gnoccone.