#34 L'uomo che non dorme - dicembre 2003

Brendon n. 34, bimestrale
L’uomo che non dorme
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Giuseppe Franzella
Copertina: Corrado Roi
Location:Otherland
Nella città di Otherland, Brendon incontra Werner, un ex militare che ora vive lì con la bellissima moglie Lara. Ma non vive in pace. Sebbene non sia possibile per un uomo vivere senza dormire per sette-dieci giorni, Werner soffre di una forma di insonnia che gli impedisce di dormire da tre mesi. Ma la sua mente sogna lo stesso, e i sogni a occhi aperti possono essere pericolosi, molto pericolosi…

Ecco una storia che sembra scritta apposta per lo stile di Franzella.

Gas75 ha scritto:

Ecco una storia che sembra scritta apposta per lo stile di Franzella.

hai proprio ragione Gas, anche se Franzella in questo numero non mi ha entusiasmato come nei precedenti.
La storia è carina, ma non mi ha particolarmente coinvolto. Il ritmo è un po' lento e questa volta la scoperta del vero assassino non è supportata dall'effetto sorpresa e da una motivazione resa importante durante la storia.
L'insonnia di Werner credo che un Chiaverotti in forma l'avrebbe resa molto più angosciante e questo non permette di alzare il livello qualitativo della storia, limitando in questo modo anche l'opera di Franzella.

Provo a fare la tabella di valutazione di Fiamme d'inferno
Soggetto: 6
Sceneggiatura: 5
Disegni: 6

Bello, bello, bello. Ma quanto m'è piaciuto st'albo.
L'insonnia fa da sfondo a una storia accativante e ricca di personaggi molto ben caratterizzati dal Chiave che in genere ci aveva abituato all'approfondimento psicologico di un solo personaggio, ma qui Werner, Lara, Capo Sterling, il burattinaio, sono tutti personaggi che rimangono al lungo nella mente e Franzella si esprime ad alti livelli, con dei lampi di genio nel momento in cui rompe la struttura classica bonelliana e nel disegnare Brendon marionetta...superbo.
Copertina pessima :-(

gran bella storia resa decisamente angosciante da un franzella che ricorda sempre più il dall'agnol dei tempi d'oro..."l'insonnia della memoria" del povero Werner nel finale mi ha veramente colpito,e fatto riflettere sulla sorte di tutte quelle persone buone che troppo spesso vengono accoltellate alle spalle da un mondo sporco ed egoista...le scene con i protagonisti/marionette sono molto ben congeniate e la vignetta finale non può non farmi pensare a quanto tutti noi siamo marionette governate dalle nostre emozioni e dai nostri sentimenti...ed è bello così,è la natura umana...

P.S.Piccola curiosità...nella quarta di copertina del n° 33 la mano che spunta dal letto si presentava insanguinata mentre nella copertina originale risulta "intatta"...che si possa parlare di censura?

Aracnoide ha scritto:

P.S.Piccola curiosità...nella quarta di copertina del n° 33 la mano che spunta dal letto si presentava insanguinata mentre nella copertina originale risulta "intatta"...che si possa parlare di censura?

In Bonelli censurano solitamente seni e sederi... Può trattarsi piuttosto di una correzione in corso d'opera...

penso tu abbia ragione perchè nella copertina successiva il pupazzo di neve ha la mano insanguinata...però a mio avviso la mano insanguinata(come per altro appare nella storia)sarebbe stata più "coerente" in copertina...tra parentesi l'idea di quel letto volante di cui non si capisce bene l'identità,che funge da "copertura" al ricordo di Werner l'ho trovato sublime....

bellissimo albo uno dei miei preferiti in assoluto!una sceneggiatura perfetta che porta al bel finale dell'immaginaria marionetta che ricorda il suo delitto del passato...ottimi i personaggi proprio "bona" la moglie del protagonista! Franzella fantastico come sempre nelle espressioni dei personaggi sembrano recitare veramente con lui!

voto globale:8,5

questa storia mi ha appassionato molto,poi la figura del burattinaio è riuscita magnificamente,è stato strano anche vedere l'uomo insonne occuparsi di accendere i lumi per le strade,mestiere antico ma che nel futuro immaginario di brendon è logico...

quando si vede l'insonne chiuso in cella,e interviene il burattinaio,ho pensato che l'uomo fosse solo una marionetta,e che tutta la storia fosse il suo sogno(un po' come in l'assassino è tra noi di DD,dove leggi tutta la storia pensando che il protagonista sia dylan,e poi scopri che lui non c'entra niente....

invece qui la cosa è diversa,anche se non ho capito bene come fa brendon a sospettare che c'è qualcosa che non va nel racconto dell'insonne....

A parte il fatto che questa storia mi è piaciuta anche se avrei preferito delle atmosfere più nere vorrei precisare che questa storia non ha avuto origine dal film di Werner Herzog (l'ho visto guardatelo è bellissimo e poi Werner è preso pari pari da Klaus Kinski) ma, come c'è scritto nei credits del film, la storia è presa da un'opera teatrale di Georg Buchner che si chiama appunto Woyzeck e parla appunto di quest'uomo, Woyzeck, un fuciliere che per arrotondare e mantenere la sua compagna, non sposata, Marie e suo figlio Christian accetta di farsi cavia per esperimenti e anche di far da barbiere al suo capitano. Viene considerato da tutti una persona debole e misera. Lui però dentro conserva un animo da poeta, ma presto questa sua poesia si trasforma in follia quando gli viene insinuato il dubbio che Marie lo sta tradendo con un tamburmaggiore e alla fine ci sarà la tragedia.
Inoltre questa tragedia è ispirata ad un fatto vero.
All'inizio della tragedia viene rappresentato un circo dove ci sono animali come un cavallo astronomico e una scimmia che fa il soldato e questo circo poi nell'albo brendoniano prende la stessa valenza del burattinaio.
A proposito del burattinaio mi piace molto quando dice che anche Brendon per quanto sia una persona libera anche lui ha dei fili come tutti gli altri però forse i suoi fili sono molto più sottili delle altre persone/burattini.

Grazie dell'approfondimento!

Generalmente vado poco oltre il riconoscere citazioni e omaggi in una storia a fumetti, ma so bene che quasi sempre c'è una documentazione alle spalle, fondamentale per confezionare un prodotto valido per il pubblico.

Albo che mi mancava e che ho recuperato da poco, tramite una conoscenza che l'ha visto in giacenza in un'edicola di periferia... Mi ha chiamato sul lavoro: "Senti, Brendon l'uomo che non dorme è tra quelli che ti mancano?" Io: "Sì, ma Brendon dorme, a parte un recente albo che c'era il cibo avariato!"

La storia mi è piaciuta, drammatica, triste a da incubo come si deve!

Pincopallino ha scritto:

Brendon dorme, a parte un recente albo che c'era il cibo avariato!"

Dopo un paio di albi nella media, eccone uno davvero bellissimo!
Ci sono tante citazioni alla saga di Nightmare (l'uomo che non dorme e non distingue incubo e realtà, il marionettista che tira con i fili Brendon e le altre persone...)!
Una storia triste ma con un lieto fine (una volta tanto XD)...
Complimenti a Chiaverotti per questa storia e a Franzella per i disegni che si amalgamano alla perfezione...