In occasione del n° 850 uscito a dicembre dell'anno scorso, ho iniziato ad acquistare qualche albo di Diabolik, fumetto importante nel panorama editoriale italiano ma che non aveva ancora una discussione dedicata...
Mi sono fatto un po' trascinare da un amico blogger per il quale Diabolik è una delle passioni/collezioni cui più tiene (un po' come per me Dampyr e i film di Hayao Miyazaki), perché di questo personaggio avevo letto, scansionati, i primissimi numeri restandone fortemente deluso per varie ragioni, dai disegni molto approssimati alle trame ai limiti del ridicolo per essere un fumetto rivolto a un pubblico di una certa maturità...
Invece, anni dopo, sono proprio le storie firmate dalle creatrici del personaggio quelle che mi stanno piacendo maggiormente, mentre quelle più recenti le trovo quasi
addolcite nei toni e nei gesti...
Tutti i personaggi ricorrenti in Diabolik hanno un preciso passato e una precisa caratterizzazione, sebbene il fumetto stesso cerchi di aggiornarsi coi tempi, con personaggi che
si aggiornano ma non invecchiano.
Inoltre il fumetto si prende alcune licenze per sviluppare le trame: Diabolik è una sorta di ibrido tra McGyver, Lupin III, Robin Hood e Houdini, voltato al
male per riscattare il proprio tormentato passato, quindi effettua furti e rapine che vive come sfide personali, studia in modo maniacale sistemi d'allarme e abitudini dei ricconi che intende alleggerire dei propri tesori...
Non mi piacciono particolarmente le storie sulle sue evasioni (dove a volte si rasenta l'improbabile se non l'assurdo), ma quelle in cui l'azione di Diabolik (da solo o in squadra con la compagna Eva Kant) si scontra con quella di altri ladri col medesimo obiettivo o con storie familiari di ricatti dove ci sono cattivi più subdoli del protagonista ma anche meno in gamba di lui, che hanno commesso l'errore di puntare a un patrimonio, a un gioiello già obiettivo di Diabolik.
Insomma Diabolik è il cattivo intelligente che merita il rispetto dei buoni ed è ossessionato dal confezionare piani incredibili per riuscire in colpi impossibili. Non è un giustiziere anche se sgomina bande criminali che gli sono di ostacolo, non è un eroe perché si appropria di beni altrui senza manco porsi troppi scrupoli nell'ammazzare poliziotti oppure persone di cui prendere il posto, o nell'usare persone innocenti con l'inganno...