Le Storie

Presentazione dal sito Bonelli

«Una nuova collana di storie uniche, originali, avventurose, tutte a fumetti...». È così che, nel lontano 1976, Sergio Bonelli presentava il “fiore all’occhiello” della sua già vasta produzione, a quei tempi raccolta sotto il marchio delle Edizioni Cepim. La collana Un Uomo un’Avventura era proprio questo: una selezione accurata del “meglio”, cioè degli autori più apprezzati e inventivi, delle ambientazioni più esotiche, delle soluzioni narrative più fantasiose...

Non si può negare che un sottile – ma robusto – filo rosso colleghi l’impresa di allora a quella de le Storie. Una collana mensile che, già con il proprio nome, mette le carte in tavola senza lasciare dubbi: ogni albo sarà un omaggio all’antica arte di raccontare, di suscitare emozioni, evocare “paesaggi mentali” entro cui vagare senza limiti. Il tutto, naturalmente, ancora e sempre all’insegna dell’Avventura. Una “parola-chiave”, questa, dentro cui ci immergeremo ogni mese, per esplorarne tutte le sfumature, anche le meno evidenti. Viaggeremo nello spazio e nel tempo, attraverso le “scenografie” offerte dalla Storia e lungo le vie della più sfrenata fantasia, nelle giungle e nei deserti, ma anche nei meandri insondabili della psiche, tra genio e follia, amore e sete di vendetta…

Il seme, dunque, è saldamente piantato nel terreno della tradizione bonelliana, ma i frutti che sorgeranno sui rami più alti e remoti... quelli sono imprevedibili! Dal 1976 a oggi molte cose sono accadute, il mondo è cambiato e cambiati sono i gusti, le “tendenze”, i personaggi e i linguaggi della fiction. Accanto a vicende venate di nostalgico esotismo, troverete scorrerie fantascientifiche, di fianco al Giallo spunterà l’Horror, all’eterna epopea della Guerra si alterneranno la Gangster Story, il Fantasy e – perché no? – il Western... E così via, lungo un sentiero che si snoda libero attraverso tutti i territori – o i “generi”, se preferite – che la fantasia degli Story Teller ha saputo esprimere.

Unica costante? L’attenzione professionale e la passione creativa con cui ognuna di queste piccole opere sarà realizzata da autori di primo piano del vasto universo fumettistico. Tutti impegnati in vista di un obiettivo senza tempo, come l’arte del narratore: coinvolgere, commuovere e divertire il proprio pubblico.

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Ho letto il primo numero, devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso. Storia ben sviluppata, personaggio ottimamente caratterizzato e buoni disegni.
Per quanto riguarda l'edizione, mi è piaciuta la copertina più ruvida e meno rigida rispetto a quella liscia di Brendon, interessante la pagina Story Teller che racconta la storia di Charles-Henri Sanson (il protagonista della storia, realmente vissuto).
Per un fatto puramente estetico non condivido il fatto di mettere il numero sulla costa del fumetto, essendo una collana i cui numeri non sono collegati tra loro, uno potrebbe benissimo prendere solo i numeri degli autori/disegnatori che preferisce, e si troverebbe quindi una collezione con dei buchi nei numeri; avrei preferito che il numero fosse indicato solo all'interno, ma come ho detto, è solo per un fattore estetico.

non sono interessato a questa collana, perchè ho sempre preferito i fumetti incentrati su un protagonista fisso a quelli che invece vanno per argomenti.
però ecco, nel caso in cui dovesse uscire un albo dedicato ad un tema che mi interessa particolarmente (e la rivoluzione francese, trattata nella prima uscita, non è fra questi) potrei anche fare un'eccezione e acquistarlo.

Io visto che il primo mi è piaciuto, continuerò l'acquisto almeno fino a fine anno. Poi valuterò se continuare ulteriormente o no, sto un po' riorganizzando le mie spese

Come progetto mi piaceva sin dall'inizio, i nomi degli autori sono di loro una garanzia, e se il livello rimane alto come 'Il boia di Parigi' penso proprio che mi condannerò a questo nuovo salasso mensile.

L'idea di fare delle storie indipendenti l'una dall'altra mi attira molto. Ho letto il primo numero e mi è piaciuto.. proseguirò di sicuro nell'acquisto :-)

immagine realizzata a Lucca Comics da Giampiero Casertano, con il personaggio del numero 1

Spoiler:

I disegni del primo albo sono molto belli!

alessandro-oresti ha scritto:

non sono interessato a questa collana, perchè ho sempre preferito i fumetti incentrati su un protagonista fisso a quelli che invece vanno per argomenti.
però ecco, nel caso in cui dovesse uscire un albo dedicato ad un tema che mi interessa particolarmente (e la rivoluzione francese, trattata nella prima uscita, non è fra questi) potrei anche fare un'eccezione e acquistarlo.

Io invece sono un "divoratore" di uscite bonelliane.
Il portafoglio si asciuga spesso,ma fa niente.

Citazione :

Io invece sono un "divoratore" di uscite bonelliane.
Il portafoglio si asciuga spesso

Capisco perfettamente!

Citazione :

ma fa niente

questo punto è invece più sofferto

Anche io ho letto il primo numero, ho apprezzato e deciso di continuare la serie (in settimana recupero anche il secondo numero)

Letto il secondo numero, un po' in ritardo visto che questa settimana esce il 3

Rispetto al precedente numero in cui la trama era un più elaborata, quì la trama è più semplice, mostrando molte più scene d'azione e quindi abbastanza veloce. Le parti più lente sono quelle che rappresentano il viaggio di Tetsuo alla ricerca del suo maestro, lì la vicenda si fa raccontare dalle ottime tavole di Accardi, che rappresenta il paesaggio davvero bene, mentre per quanto riguarda alcune espressioni dei personaggi non mi ha convinto molto.
Il titolo della storia è azzeccatissimo.


Anche questo secondo numero si conferma ottimo, sperando che anche i prossimi numeri siano di questa qualità

Letto il terzo numero

Anche questo mi è piaciuto, una trama un po' particolare, che seppur parla di una storia d'amore tra un ragazzo e una ragazza, ha come vera vicenda la storia del popolo indiano sotto il dominio inglese.
L'autore, De Nardo, secondo me ha svolto un buon lavoro, perchè fa passare la vicenda principale quasi in secondo piano, nonostante tutto ciò che accade è in qualche modo collegato.
Le ultime due pagine inoltre sono state studiate davvero alla perfezione, perchè

Spoiler:

I disegni di Brindisi mi sono piaciuti moltissimo, sopratutto nei paesaggi, sfondi e nei dettagli
Ecco un'altra cosa che mi piace di questa collana, mi permette di conoscere autori di cui non sono a conoscenza, visto che a parte Brendon non compravo altri Bonelli

ghera ha scritto:

L'autore, De Nardo, secondo me ha svolto un buon lavoro, perchè fa passare la vicenda principale quasi in secondo piano, nonostante tutto ciò che accade è in qualche modo collegato.

non ho letto l'albo, ma quello che dici è molto importante, le trame storiche nei fumetti possono risultare noiose, per cui se l'autore è riuscito ad alleggerire la vicenda, magari proprio grazie alla storia d'amore che ci sta in mezzo , complimenti a lui!

no è il contrario, con vicenda principale intendevo la storia d'amore, che passa quasi in secondo piano per descrivere le la vicenda storica, ma tutto quello che viene descritto è in qualche modo collegato alla storia d'amore

Il numero tre mi ha sorpreso, partivo un po' prevenuto perchè l'ambientazione storica non mi interessa affatto e invece mi sono dovuto ricredere.
Molto bello e particolare anche il numero 4, con un curioso colpo di scena finale