#22 Il respiro delle tenebre - dicembre 2001

Brendon n. 22, bimestrale
Il respiro delle tenebre
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Esteban Maroto
Copertina: Corrado Roi
Location:Vecchio centro commerciale nel deserto

La tempesta li ha sorpresi nel mezzo della marcia e sembra che non vi sia più speranza di salvezza per il piccolo gruppo di viaggiatori che si è temerariamente avventurato nel deserto. Brendon condivide la loro sorte ma, quando per tutti sembra scoccata l'ultima ora, la sagoma di una torre si offre ai loro occhi. Si tratta di un antico centro commerciale abbandonato, un ricovero provvidenziale dove attendere che si plachi la furia degli elementi. Ma forse la vecchia torre non è il più sicuro dei rifugi… E non è neppure detto che sia del tutto disabitata!

Storia piacevole quanto insolita, che ritengo un omaggio a "Dieci piccoli indiani".

Solo che non ho mai capito perché l'albo abbia questo titolo.

La claustrofobia fatta albo!!
La storia è, per questo motivo, molto avvincente.
Molte incongruenze fanno storcere un pò il naso come il fatto che i lucertoloni riuscissero a tenerli ingabbiati nel castello - possibile che fossero più veloci dei cavalli al galloppo? e poi il modo con cui Sinead ammanettata fa fuori gli altri - davvero poco credibile!!
Maroto continua a non piacermi per niente.
Copertina che, oltre a non piacermi, ma Roi non mi è mai piaciuto, è peddisequa della successiva.

Questa copertina piace poco anche a me (pur amando Roi).
La storia non è male ma appunto, come hai scritto, ci sono alcuen cose che fanno storcere un po' il naso....
Mi piace sempre molto quando si vedono i resti della vecchia cività, in questo caso un grande magazzino.... ha un chè di inquietante...

storia non male anche per me!!anche se ce molto di meglio su brendon!!disegni di maroto belli come al solito!

fiamme d'inferno ha scritto:

disegni di maroto belli come al solito!

Io direi "come al solito in quegli anni"... Ora lo trovo meno ricco di dettagli...

oltre a dieci piccoli indiani lo vedo anche un tributo a sette anime dannate...settimo speciale del dyd....lo avete letto?

Certo! E' tra i miei Dylan Dog preferiti, per trama e disegni!

infatti è un must per tutti i dylandoghiani...con un roi da paura(forse il migliore di sempre assieme allo special "meifistofele")....ritornando alla storia in se stessa mi è piaciuto molto il personaggio di Howard Tipps che passa da capro espiatorio ad amabile fantasma burlone(una bella rivincita no?),che mi ha conquistato con la battuta di pag 72 "per tutti i diavoli dell'inferno,io gli regali un sogno e quello stupido va a morire" ...
Il finale "classico"(per Chiaverotti) poi ci fa capire quanto per tanta gente cambiare il proprio destino sia impossibile,schiacciati ed oppressi da una vita/società soffocante e per nulla meritocratica...e che pure il pù efferato assassino o creatura che sia lontanamente un fac-simile di essere umano è anch'esso un figlio di questo povero mondo....

Albo riscoperto da poco, mi sono messo a rileggerlo e devo dire che è davvero ben fatto, ottima sceneggiatura, ottima ambientazione e come al solito grande Maroto!
A mio avviso si tratta di uno degli albi più belli di Maroto, le sue tavole sembrano vive e i personaggi sono caratterizzati al meglio.
Superlativa anche la sceneggiatura, l'idea di ambientare la vicenda in un vecchio centro commerciale è fantastica, per non parlare poi dei delitti, il Chiave come al solito ci vuole far capire che dietro al soprannaturale si nasconde sempre una spiegazione logica e reale, una delle costanti più diffuse ormai in Brendon.

Finito di leggere ieri sera! Un albo davvero stupendo! La torre / centro commerciale della vecchia era risulta un posto davvero da brividi... e brendon & co. intrappolati dentro ha creato la giusta atmosfera horror... poi finale imprevedibile (io davvero credevo che la ragazza fosse innocente che boccalone che sono XD)!
Complimentoni a Chiaverotti per questo piccolo capolavoro!

In effetti ho riletto 'Sette anime dannate' subito dopo questo... Oggi dato il tempo a disposizione lo rileggerò sicuramente.