#84 Lo scrigno dei desideri - aprile 2012

preso l'albo!
interessante sapere, dalla lettura della posta, che chiaverotti sarà presente in un museo d'arte per parlare degli incubi di brendon, peccato che il luogo scelto (albissola, in liguria) non sia alla mia portata

Preso ma non ancora letto. Anch'io son rimasto contento per questa partecipazione di Chiaverotti. Peccato davvero xche anche x me è scomodissima da raggiungere

letto

dalle premesse me l'aspettavo diversa e più fantasy, ma non per questo non mi è piaciuta, anzi la reputo una buona storia.
Nonostante i classici colpi di fortuna del protagonista è una buona trama, che si sviluppa molto velocemente tra mondo reale, mondo immaginario e flashback.
Ben sviluppato il personaggio e la vicenda di Atom Bilder
La pagina finale poi lascia il dubbio al lettore su quanto di quello che sia accaduto nel finale sia vero o frutto di illusione, espediente usato già altre volte, ma che non stanca mai
Bello infine rivedere qualche "vecchio" personaggio e vedere citato uno dei vecchi nemici di Brendon.

Disegni un po' a fasi alterne secondo me, buoni in alcune parti e non eccezionali in altre.

Un po' Yz'Harl ricorda gli alberi de Il Signore Degli Anelli

Sto all'estero devo aspettare per leggerlo uff

letto anch'io, mi è piaciuto veramente tanto, merito anche degli ottimi disegni di maroto, che ho trovato migliorato rispetto all'ultima volta
la storia fa leva su un sentimento molto comune:
la possibilità di cambiare una volta per sempre la propria vita, rinunciando magari ad un proposito suicida, ma dovendo però accettare di togliere la vita a qualcun altro, per cui anche in questo caso la scelta non è del tutto priva di rimorsi, ma almeno c'è un'importante posta in palio, la propria felicità, anche se da quello che abbiamo visto è stata esaudita nei modi più diversi, ad es. non mi è chiaro cosa possa esserci di bello, per gwineth, nel ritrovarsi principessa dentro una bara

d'accordo con ghera sulla caratterizzazione di atom bilder:
pensavo fosse solo un disperato che andava in giro a consegnare lo scrigno per dare un'alternativa alla gente, non immaginavo ci fosse un secondo fine, per cui in teoria atom avrebbe dovuto augurarsi sin dall'inizio che le persone da lui scelte facessero la scelta più coraggiosa di rinunciare alla felicità, visto che solo così poteva far rinascere l'albero

veramente bella la poesia di rimbaud citata da léon!
carina pure la figura della fata della buona morte, l'ho trovata più sensuale all'interno dell'albo che nella cover, che però spicca per i colori accesi
se ho capito bene il senso della storia:
schiacciando il pulsante dello scrigno, la donna di bassa statura ha riabilitato la figura dell'albero: con un'esplosione dovuta a delle cartucce speciali, acquistate poco prima, era morto per mano di brendon, un'altra esplosione lo fa tornare in vita, per cui alla fine tutto ricomincia daccapo, come se non si fosse concluso nulla, nel solco di una tradizione di dylandoghiana memoria

alessandro-oresti ha scritto:

se ho capito bene il senso della storia:
schiacciando il pulsante dello scrigno, la donna di bassa statura ha riabilitato la figura dell'albero: con un'esplosione dovuta a delle cartucce speciali, acquistate poco prima, era morto per mano di brendon, un'altra esplosione lo fa tornare in vita, per cui alla fine tutto ricomincia daccapo, come se non si fosse concluso nulla, nel solco di una tradizione di dylandoghiana memoria

Direi che sono d'accordo con te... e
per farlo schiacciail famoso bottone... atomico!

La storia mi è piaciuta, ma i disegni non mi hanno fatto impazzire...
Molto evidenti le citazioni sparse nel libro...
Ad esempio la scatola ricorda tantissimo il film "The box" mi pare... che forse è a sua volta ispirato a un qualche libro...
Ma tutte queste citazioni sono un po' il bello di Brendon

Attendo con curiosità il prossimo albo che pare essere molto più importante e interessante di questo

La citazione per la precisione è del racconto 'Button, Button!', dal quale è poi preso il film 'The Box'

Grazie per la segnalazione

Letto in settimana... storia non male, ma con una citazione troppo palese e banale a mio parere ... Il Film The Box... con C. Diaz... Troppo palese il richiamo.... Ma a parte il richiamo la storia scorre abbastanza bene.

ora che ci penso, non trovate una certa somiglianza tra Atom Bilder e

Sì è vero! lo pensavo anche io xD
Comunque la citazione tecnicamente è del racconto di Matheson che ho scritto sopra, non del film; o almeno preferisco vedeerla così perché il film non mi è piaciuto moltissmo, conoscendo il racconto...

Letto.
Ecco cosa ho apprezzato della storia:
- il fatto che Atom Bilder cercasse una persona che resistesse alla tentazione di premere il pulsante anziché una che cedesse, e quindi la sua malvagità nel causare del male pur di raggiungere i suoi scopi.
- rivedere Margot! E anche Lèon, anche se dopo anni di assenza ora inizia a tornare a galla un po' troppo di frequente...
Cosa invece non mi è piaciuto:
- l'incontro alla locanda tra Brendon e Atom: ennesima botta di fortuna, che da uno come Chiaverotti non te l'aspetti mai... e invece sono più frequenti del necessario, da sempre.
- l'epilogo con Sig che preme il pulsante: lascia troppe incertezze... come se Yz'Harl (o come si chiama lui) fosse un simbolo più che un vero demone o un albero dalla corteccia venefica; d'accordo, ma il lettore merita certezze alla fine di un albo.
- i disegni di Maroto! Eh sì, anche se alcune tavole gli sono venute bene, le incongruenze abbondano: una su tutte il coperchio della scatola dei desideri, che prima è semisferica, poi diventa una sorta di bolla...

La storia sostanzialmente mi è piaciuta e mi ricorda molto un film visto di recente. Non è certamente niente di epico e trascendentale. Ultimamente ho letto storie carine, ma niente che abbia lasciato il segno. Spero la prossima sia migliore......

Storia carina scorre bene la colloco nel ranking di mezzo della mia classifica degli albi,l'unica cosa che nn mi è piaciuta è l'incontro casuale tra Brendon e l'antagonista della stoira.