c'è stato un periodo in cui di quiz in tv ne vedevo parecchi.
per cui, dovendo dare il mio contributo alla sezione
miti, era inevitabile che lo dedicassi a questa mia passata passione
ma quale gioco scegliere, per l'esattezza, fra i tanti che seguivo in quel periodo?
del resto, mi piacevano un po' tutti...e, una volta che ebbi imparato a fare i quiz io stesso, armandomi di enciclopedia e cominciando a scrivere domande di tutti i generi, domande da porre poi ora ai miei e a mia sorella, ora ai compagni di classe ai tempi del liceo, vedevo ad ogni gioco, pur nelle loro diversità, come a una possibile fonte d'ispirazione.
così, ai miei concorrenti volontari, non proponevo mai sempre lo stesso quiz.
sapevo passare dalla suspence del milionario (dove la difficoltà maggiore stava nel trovare un sistema che consentisse di ricreare alcuni degli aiuti a disposizione
) alla velocità d'esecuzione dell'eredità, anche se cmq a comandare era sempre il numero dei concorrenti a disposizione....
da artefice delle domande, da creatore di giochi di ogni tipo (persino le riviste d'enigmistica, al periodo, erano in grado di ispirarmi), vedevo come dei miti coloro che, nei quiz, dietro la definizione di
autori, scrivevano appunto le domande.
in particolare davide tortorella.
figlio di quel cino tortorella che tutti conosciamo come
mago zurlì.
davide interveniva nei giochi di cui era autore, anche nella veste di giudice di gara.
eccolo quindi comparire, davanti ai teleschermi, nelle puntate della storica ruota della fortuna.
e, successivamente, nello stesso ruolo, anche nel quiz per ragazzi
genius, dove si mostrava all'interno di un piccolo spazio che il MIKE nazionale amava chiamare
bugigattolo.
la sua ultima apparizione storica in tal senso, la si ha nel quiz
il migliore, versione per adulti di genius.
da allora, non lo si è più visto.
forse perchè i quiz sono caduti in crisi.
non c'è più un gioco che si proponga nella classica, storica versione delle "domande e risposte".
al giorno d'oggi, vanno di moda i giochi a premi intuitivi, come i giochi condotti da enrico papi, che invitano il concorrente a riconoscere un personaggio famoso, nei lineamenti di un'immagine che ne ha storpiato i connotati, o ancora come il gioco di fabrizio frizzi dove bisogna riconoscere l'identità di qualcuno guardandolo in faccia.
in alternativa, ci sono i giochi del caso, come
affari tuoi, e ti spacchetti i premi a seconda dell'ordine in cui chiami i pacchi.
ma, fino a qualche anno fa, era bello vedere davide tortorella che, quando c'era da sciogliere un dubbio sull'interpretazione di una domanda, o sulla regolarità della risposta di un concorrente, sapeva dare sempre la migliore delle risposte, quasi che pure lui, come i concorrenti dei quiz, fosse chiamato ad una prova.
da degno erede di
ludovico peregrini, il signor no dei vecchi giochi di MIKE, davide tortorella traduceva in linguaggio moderno il senso dei quiz di una volta.
e chissà che metodi adottava per scrivere le sue domande.
se anche lui, come me, in un periodo in cui non avevo ancora nessuna connessione internet, formulava i quiz usando come fonti tutti i libri che gli capitava di trovare, dagli atlanti ai dizionari, alle enciclopedie per tutti i gusti.
una cosa è certa: non aveva bisogno di nessun foglio di carta, su cui scrivere le domande a penna, per passarle ai concorrenti.
grazie alla magia della TV, erano i teleschermi, grandi come tabelle, o più piccoli, come una semplice scritta in formato digitale, a dare forma alle sue creazioni....