| | La bacheca di Syrus: per parlare di cinema | |
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Autore | Messaggio |
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Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Ven 29 Gen 2010 - 14:31 | |
| Titolo originale: Dead Poets Society Paese: Stati Uniti d'America Anno: 1989 Durata: 129 min Colore: colore Audio: sonoro Genere: drammatico Regia: Peter Weir Soggetto: Tom Schulman Sceneggiatura: Tom Schulman Interpreti e personaggi Robin Williams: John Keating Robert Sean Leonard: Neil Perry Ethan Hawke: Todd Anderson Josh Charles: Knox Overstreet Gale Hansen: Charlie Dalton Dylan Kussman: Richard Cameron Allelon Ruggiero: Steven Meeks James Waterston: Gerard Pitts Alexandra Powers: Chris Noel Colin Irving: Chet Danburry Norman Lloyd: Sig. Nolan Kurtwood Smith: Sig. Perry Carla Belver: Sig.ra Perry Leon Pownall: McAllister George Martin: Dottor Hager Joe Aufiery: Chemistry Teacher Matt Carey: Hopkins Trama Stati Uniti, 1959, Stato del Vermont, il professor John Keating (Robin Williams), insegnante di lettere, viene trasferito nel severo e tradizionalista collegio (academy) maschile "Welton" in sostituzione di un anziano collega andato in pensione; egli si è diplomato anni prima nello stesso istituto e nei sette anni precedenti aveva insegnato alla Chester School di Londra. Fin dal primo contatto con i giovani allievi traspare non solo il suo differente metodo di insegnamento ma anche il suo approcciarsi: colloquiale, confidenziale e rassicurante; la sua prima lezione è in realtà una esortazione ai ragazzi a trovare la propria strada ed a realizzare i loro sogni prima che il tempo possa frustrarne le aspirazioni (cogliere l’attimo, in latino carpe diem, nella versione originale seize the day) mentre nella seconda li persuade addirittura a strappare le prime pagine del libro, che basa l’interpretazione della poesia su di un sistema "grafico". L’insolito comportamento dell’insegnante incuriosisce Neil Perry (Robert Sean Leonard), un ragazzo dotato di grande intelligenza e sensibilità ma incapace di confrontarsi con un padre (Kurtwood Smith) che pretende da lui una dedizione assoluta allo studio, impedendogli di fatto qualunque attività che possa distrarlo. Egli trova il profilo del professore nell’albo della scuola, lo mostra ai compagni del suo gruppo di studio e tutti pongono l’attenzione su di una nota: "membro della setta dei poeti estinti" (Dead Poets Society, titolo originale del film); nel pomeriggio i ragazzi incontrano Keating nel parco chiamandolo "capitano, mio capitano", come da lui richiesto nel loro primo incontro, evocando un verso di Walt Whitman riferito ad Abramo Lincoln, e gli chiedono spiegazioni. L’insegnante gli confida che la setta era composta da un gruppo di studenti che si trovava la sera in una grotta nelle vicinanze della scuola per leggere i versi di Whitman, di Ralph Waldo Emerson, di Henry David Thoreau ed altri tra i loro preferiti, integrandoli con epistole da loro stessi composte. Neil rimane colpito da questa rivelazione ed incoraggia a compagni a recarsi nella grotta la sera stessa, il primo ad accettare e Charlie Dalton (Gale Hansen), giovane dotato di altrettanta intelligenza ed inventiva ma sprezzante nei confronti delle regole e, nonostante la diffidenza, il timore e la titubanza, anche gli altri si accodano ai due. Nel gruppo viene invitato anche Todd Anderson (Ethan Hawke), compagno di stanza di Neil, giovane molto timido, trascurato dai genitori, insicuro nei rapporti con gli altri, con l’aggravio del confronto col fratello maggiore, diplomatosi l’anno precedente nel medesimo istituto con il massimo dei voti; egli non se la sente di leggere pubblicamente cose scritte da lui ma, incoraggiato da Neil che ne comprende le difficoltà, viene convinto a partecipare con l’incarico di verbalizzare gli interventi. Altro personaggio di rilievo è Knox Overstreet (Josh Charles), un ragazzo allegro e noncurante ma che sta vivendo i tumulti del primo amore essendo stato profondamente colpito qualche sera prima da Chris Noel (Alexandra Powers), una ragazza conosciuta durante una cena a casa di amici di famiglia, i Danburry, ma fidanzata con il loro figlio Chet (Colin Irving). I ragazzi la sera "evadono" dal dormitorio e si avventurano nel bosco verso la grotta ed una volta arrivati dichiarano risorta la setta dei poeti estinti leggendo un verso di uno degli antichi fondatori: andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza ed in profondità, succhiando tutto il midollo della vita per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto. Nel corso della seduta ognuno dei componenti (oltre ai quattro citati, Gerard Pitts (James Waterson), ragazzo non molto sveglio ma sostanzialmente leale, Steven Meeks (Allelon Ruggiero), studente modello e Richard Cameron (Dylan Kussman), personaggio presentato fin da subito come soggetto dotato di una certa superficialità) legge uno scritto e Charlie si differenzia immediatamente essendo l’unico a recitare un verso scritto da lui. Nel periodo che segue Keating continua con il suo originale metodo di insegnamento e prima della fine di una lezione sale sulla cattedra con lo scopo di esortare i ragazzi ad osservare sempre le cose da angolazioni differenti e, dopo averli invitati a salire a loro volta, assegna come compito la composizione di una poesia che gli studenti dovranno leggere davanti alla classe ed, accortosi delle difficoltà di Todd nel comunicare, prima di uscire lo prende amichevolmente in giro. L’entusiasmo del professore sembra contagiare i ragazzi tanto che Neil cerca di ottenere una parte in Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare svelando a Todd il suo antico desiderio di recitare ed allo stesso tempo esortandolo ad entusiasmarsi per le cose e ad aprirsi agli altri mentre Knox esce in bicicletta dalla scuola per vedere Chris ma purtroppo la trova tra le braccia di Chet, lei cheerleader e lui giocatore di football, prima della partenza per una trasferta. Gli avvenimenti sembrano ora procedere spediti: Neil ottiene la parte del protagonista Puck nella commedia ed il suo entusiasmo lo porta, necessitando del permesso del padre al preside, a scrivere una falsa lettera di autorizzazione, incurante delle possibili conseguenze; il giorno della lettura “pubblica” della poesia Keating, provocando psicologicamente Todd, riesce a fargli avere una reazione: dapprima facendogli urlare uno “yawp” (un grido evocato da Whitman) e poi facendolo parlare ad occhi chiusi di fronte ai compagni riuscendo finalmente a sbloccarlo. Knox, invece, esce dall’attesa e telefona a Chris, la quale, dapprima sorpresa, lo invita ad una festa che si terrà a casa Danburry il venerdì seguente. I ragazzi però cominciano ad imparare a loro spese come la strada delle scelte non sia priva di difficoltà: Knox, fatto ubriacare dai compagni di squadra di Chet durante il party, trovando Chris addormentata al suo fianco, si fa coraggio e la accarezza e la bacia sulla guancia, venendo immediatamente aggredito da Chet, avvertito dagli amici. Charlie, genio e sregolato, dapprima cambia il suo nome in “Nuanda” e poi inserisce nel giornale della scuola un articolo a nome dei poeti estinti in cui si chiede l’ammissione delle ragazze al collegio, suscitando la disapprovazione dei compagni ed in seguito la collera del preside Nolan (Norman Lloyd) il quale, pretendendo un’inchiesta formale sull’accaduto, viene schernito ulteriormente da Charlie che, durante l’assemblea, fa squillare un telefono passando a Nolan una telefonata di Dio che parimenti chiederebbe l’ammissione delle ragazze all’istituto. Charlie viene punito ma non rivela i nomi dei componenti della setta, tuttavia questo evento comincia a sollevare qualche malumore in capo a Keating ed ai suoi metodi di insegnamento: il suo comportamento infatti era già stato “notato” dal professore di latino McAllister (Leon Pownall) che, pur rispettandolo, lo aveva bonariamente invitato a non incoraggiare gli allievi a coltivare sogni al di fuori della loro portata ma in seguito alla bravata di Charlie il preside Nolan, in modo decisamente più fermo, lo “invita” a non discostarsi dal programma prestabilito dall’istituzione. Problemi differenti ma parimenti gravi sono quelli di Neil il quale riceve la visita del padre che, scoperta la sua frequenza alle prove della commedia, gli impone di lasciare la compagnia: il giovane cerca di comunicargli la sua passione ma viene sovrastato dall’atteggiamento del padre che non intende ragioni e cerca conforto, aiuto e forse un suggerimento nell’insegnante, il quale gli suggerisce di aprirsi con il padre ma, constatatane l’incapacità, gli fa chiaramente capire che quella è l’unica strada e se la commedia andrà in scena la sera successiva Neil dovrà parlargli prima altrimenti dovrà aspettare la fine della scuola per potere avere una maggiore libertà. Il giorno dopo Keating gli parla da solo in classe e gli chiede se ha parlato col padre, Neil risponde affermativamente, aggiungendo che, pur non essendo contento, ha capito e non si opporrà al suo desiderio di recitare ma non verrà alla recita in quanto sarà fuori città per qualche giorno; l’insegnante non sembra convinto ma non chiede ulteriori spiegazioni. Nello stesso momento Knox si reca alla scuola di Chris portandole un mazzetto di fiori e, dopo averle dichiarato il suo amore, le legge una poesia composta per lei davanti a tutta la sua classe suscitandone l’imbarazzo ma, con grande sorpresa, alla sera, prima di recarsi a teatro, ella va al collegio per avvertire Knox che Chet ha saputo dell’accaduto e che lo ha dovuto convincere a non venirlo a cercare per punirlo dello sgarbo. Le sue parole però non sembrano solo di preoccupazione ma lasciano trasparire anche un “interesse” verso il giovane che si dimostra così innamorato di lei ed acconsente a recarsi a teatro insieme a lui e, mentre, insieme a Keating ed a tutti i poeti estinti, assistono alla commedia, si prendono per mano e si avviano idealmente verso un percorso insieme. Durante la recita tutti i presenti concordano sul talento di Neil ma in fondo alla platea compare inaspettatamente il padre il quale ascolta silenzioso il monologo finale in cui il figlio gli chiede indirettamente scusa ma chiedendone la comprensione. Alla fine dello spettacolo egli viene applaudito con sincero entusiasmo ed elogiato sia dai componenti della compagnia che dallo stesso Keating ma il padre, dopo avere allontanato il professore, lo conduce a casa dove, incollerito per la disobbedienza ai suoi voleri, gli comunica che lo ritirerà dalla scuola e che lo iscriverà ad una accademia militare; ancora una volta Neil è incapace di esporre il suo pensiero al padre ed anche la madre non riesce ad intercedere per lui. Da quel momento gli eventi precipitano: Neil sconvolto per quanto lo aspetta si suicida con la pistola del padre e l’istituto, temendo lo scandalo che potrebbe derivare dalla morte di un allievo, apre un’inchiesta cercando un responsabile da utilizzare come capro espiatorio. Cameron riferisce al preside sulla setta dei poeti estinti e, scoperto dai compagni, viene aggredito da Charlie che, a causa di questo gesto, verrà espulso dalla scuola mentre gli altri ragazzi vengono persuasi a firmare un documento in cui risulterà che Keating ha incoraggiato Neil nella sua passione per il teatro ed a disobbedire alla volontà del genitore. Il professore viene allontanato dall’istituto e la cattedra di lettere viene affidata temporaneamente a Nolan ma durante la sua prima lezione Keating entra nella classe per prendere le sue cose e, prima di uscire, viene chiamato da Todd il quale tra le lacrime gli dice che lo hanno costretto a firmare quel documento, l'insegnante gli crede ma gli viene ingiunto da Nolan di uscire e, mentre si sta allontanando, Todd sale sul suo banco, richiamando l’azione di Keating, chiamandolo “capitano, mio capitano”: la reazione del preside è rabbiosa ma in pochi attimi anche altri ragazzi compiono la stessa azione (anche chi non aveva mai preso sul serio gli insegnamenti del professore); egli osserva questa scena: la sua permanenza alla scuola è finita e la sua carriera probabilmente compromessa ma ciò che ha dato ed ha avuto da quei giovani allievi lo ripaga del suo incerto futuro. |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Ven 29 Gen 2010 - 18:40 | |
| Spettacolare l'Attimo Fuggente ! ! ! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Ven 29 Gen 2010 - 23:27 | |
| Titolo originale: From Hell Paese: USA/Regno Unito Anno: 2001 Durata: 117 min Colore: colore Audio: sonoro Genere: thriller Regia: Allen e Albert Hughes Soggetto: Alan Moore, Eddie Campbell (graphic novel) Sceneggiatura: Terry Hayes, Rafael Yglesias Produttore: Underworld Pictures Interpreti e personaggi Johnny Depp: Ispettore Frederick Abberline Heather Graham: Mary Kelly Ian Holm: Sir William Gull Robbie Coltrane: Sergente Peter Godley Ian Richardson: Sir Charles Warren Jason Flemyng: Netley, il cocchiere Katrin Cartlidge: Dark Annie Chapman Terence Harvey: Ben Kidney Susan Lynch: Liz Stride Paul Rhys: Dr. Ferral Lesley Sharp: Kate Eddowes Estelle Skornik: Ada Nicholas McGaughey: Ufficiale Bolt Annabelle Apsion: Polly Nichols Joanna Page: Ann Crook Mark Dexter: Albert Sickert Trama Nella Londra del 1888, un gruppo di prostitute lotta per la sopravvivenza contro le angherie di un esoso e violento protettore, quando la loro vita viene rallegrata da un felice evento: la loro collega Ann Crook, infatti, è uscita dal giro e ha sposato un ricco pittore, Albert, sempre in giro per il mondo a vendere i suoi quadri, e la loro unione è appena stata benedetta dalla nascita di una bellissima bambina. In previsione dell'arrivo di Albert dalla Francia quel pomeriggio, Ann chiede alle amiche di tenerle la piccola Alice per un pomeriggio, ed esse accettano con gioia. Ma quando, alla sera, due delle prostitute vanno a riportare la neonata alla casa dei due coniugi, assistono ad una scena spaventosa: Albert ed Ann, infatti, sono stati sorpresi a letto insieme da un manipolo di misteriosi uomini dall'aria aristocratica, presi di peso e caricati su una carrozza che è partita a tutta velocità per le strade di Londra. Non sapendo cosa fare di Alice, le ragazze la portano a casa dei nonni materni perché la accudiscano, ma durante la notte una delle prostitute viene brutalmente assassinata in un vicolo buio. Delle indagini si occupa l'Ispettore Abberline, un oppiomane dalle straordinarie capacità premonitive, che si è rifugiato nelle droghe e nell'alcool dopo la morte della moglie nel dare alla luce un bambino già morto. Lo affianca il Sergente Godley, sempre impegnato nel tentativo di salvare l'amico dalla sua sindrome autodistruttiva, ed insieme i due fanno una raccapricciante scoperta, ovvero che alla prostituta, dopo la morte, sono state inflitte orrende mutilazioni genitali. Alla prima vittima se ne somma presto una seconda, ed avviene così la conoscenza tra i due agenti e Mary Jane Kelly, la prostituta dai capelli rossi, intervenuta al funerale dell'amica: con il tempo, l'Ispettore riesce a guadagnarsi la fiducia della ragazza, e, dalla descrizione che lei gli fa degli uomini che ha visto rapire Ann e Albert, Abberline riconosce il capo della Sezione Speciale della polizia, Ben Kidney. Quella stessa notte, l'Ispettore Abberline si intrufola di soppiatto nella sede della Sezione Speciale, con la complicità del Sergente Godley, e scopre in archivio dei documenti che riguardano Ann Crook e la piccola Alice: da queste carte, egli viene a sapere che la sfortunata Ann è stata ricoverata in un istituto per malattie mentali, ed insieme a Mary Kelly decide di andare a trovarla per farsi dire cosa le è successo. Quando però i due si trovano davanti alla ragazza, tutte le loro speranze svaniscono: la povera Ann è infatti in stato semi-catatonico, per colpa di una lobotomia che le è stata praticata per curare una sua presunta schizofrenia paranoide. Interrogata dall'accorata Mary Kelly, la ragazza non può far altro che farfugliare frasi incoerenti dove afferma di essere una regina e che Albert sia il suo principe. Colto da un sospetto, Abberline decide di portare Mary Kelly alla Galleria e le mostra i quadri della Famiglia Reale, dove la ragazza riconosce con sua enorme sorpresa il fantomatico marito di Ann, Albert: costui altro non è che il principe Edward Albert Victor, nipote della Regina Vittoria e legittimo erede al trono d'Inghilterra dopo il padre. Cominciando a capire l'entità del complotto che si cela dietro la figura di Jack lo Squartatore, l'Ispettore chiede consiglio a Sir William Gull, medico onorario della Famiglia Reale d'Inghilterra, della cui esperienza si era già avvalso per un consulto sulle mutilazioni della terza donna uccisa, che si facevano via via più brutali. Abberline confida al medico tutti i suoi sospetti e le sue deduzioni: il fatto che Edward, anglicano, avesse contratto un regolare matrimonio con la prostituta in una chiesa cattolica; il fatto che a quel matrimonio fossero presenti Mary Kelly e tutte le sue amiche, comprese le donne uccise; e il fatto che la bimba, Alice, è ora a tutti gli effetti la legittima erede al trono. Sir Gull non smentisce i suoi sospetti, ma gli rivela di come il principe Edward sia affetto da sifilide, e da un tremito così violento alle mani da rendere impossibile un lavoro di precisione come quello che è stato operato sulle prostitute. Trovandosi nell'impossibilità di proteggere le ragazze da un assassino che non sa ancora identificare, Abberline ordina a Mary Kelly di nascondersi per qualche giorno assieme alle uniche due amiche superstiti, e le tre donne si chiudono in una stanzetta assieme ad Ada, un'altra prostituta belga dai capelli biondi, che una delle donne, Liz, ha adescato perché le faccia compagnia. Ma un litigio tra le due amanti spinge Liz a fuggire dalla stanzetta in preda all'ira, e per strada è fin troppo facile per Jack lo Squartatore attirarla in un cantuccio e ucciderla... E la stessa fine attende la penultima superstite, uscita per cercarla, lasciando così sola Mary Kelly e l'innocente Ada. Jack arriva comunque a scoprire il loro nascondiglio e a commettere l'ultimo, il più atroce e spaventoso dei suoi delitti, equivocando però l'identità della ragazza che (almeno nella fiction cinematografica) scopriamo essere in realtà la povera Ada. Mary Kelly riesce a salvarsi, portando via con sé la piccola Alice. Abberline scopre infine la terrificante verità: Jack lo squartatore non è altri che sir William Gull, la cui lealtà alla Corona e l'appartenenza alla Massoneria hanno preso la mano e lo hanno portato a discendere una strada verso l'inferno, verso la psicopatia e la follia. Gull, nel drammatico confronto finale, suggerirà all'ispettore una acquiescenza della Regina Vittoria stessa verso gli omicidi, ma al poliziotto sarà impedito di rivelare la verità: gli sgherri dei servizi segreti inglesi prenderanno in consegna Gull e lo rinchiuderanno in un manicomio criminale non prima di avergli praticato una lobotomia per mano del suo più stretto allievo nonché genero, anche lui framassone e complice. Nel finalissimo, vediamo uno stordito Abberline immaginare la vita di Mary e della piccola Alice in attesa di un suo arrivo che non avverrà mai. Abberline difatti, resterà a Londra per proteggere le due donne. Se partisse, dice, verrebbe seguito e porterebbe i complici nascosti di Jack a concludere il suo lavoro. Abberline muore con un'overdose di oppio nella fumeria; una volta scoperto il cadavere, il sergente Godley non può far altro che mettergli due monete sugli occhi per il viaggio nell'aldilà. |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Sab 30 Gen 2010 - 13:29 | |
| Bello "La vera storia di Jack lo Squartatore!" complimenti per la scelta... ora posto per voi.... Titolo originale: The Sixth Sense Paese: Stati Uniti d'America Anno: 1999 Durata: 107 min Audio: sonoro Genere: thriller, horror Regia: M. Night Shyamalan Cast:Bruce Willis: Dr. Malcolm Crowe Haley Joel Osment: Cole Sear Toni Collette: Lynn Sear, mamma di Cole Olivia Williams: Anna Crowe, moglie di Malcolm Donnie Wahlberg: Vincent Grey Peter Tamabakis: Darren Jeffrey Zubernis: Bobby Mischa Barton: Kyra Collins TRAMA:Il dottor Malcolm Crowe, psicologo infantile, torna a casa con la moglie dopo una serata di gala nella quale è stato insignito di un riconoscimento per il suo meritorio operato con i bambini. Ad attenderli c'è un uomo armato in evidente stato confusionale. Da bambino è stato un suo paziente e ora gli rimprovera di non averlo guarito dai suoi disturbi e dalle sue allucinazioni. Spara al dottore allo stomaco e poi si toglie la vita. Otto mesi più tardi il dottor Crowe non è più l'uomo di successo pieno di sicurezze per sé e per gli altri. Ha un nuovo caso, del tutto simile a quello del bambino che poi, diventato uomo, con il suo folle gesto gli ha cambiato la vita. Cole ha 9 anni, ha una grande sensibilità, e c'è qualcosa che lo terrorizza e che non riesce ad esorcizzare, nonostante razionalmente si sforzi di farlo. Il dottor Crowe prova ad aiutarlo ma alle difficoltà oggettive del caso si aggiungono i suoi problemi, primo fra tutti l'allontanamento dalla moglie che ora sembra ignorarlo lasciandolo ancora più solo e in crisi. Il caso del piccolo Cole però lo spinge ad impegnarsi a curare le sofferenze del bambino anche per poter riacquisire fiducia in sé. Cole gli dà una prima iniezione di fiducia confessandogli il suo vero segretissimo problema: ha la capacità di vedere i morti. Crowe dopo un iniziale sconcerto trova la chiave per aiutare a superare il terrore che inevitabilmente attanaglia il bambino, costantemente circondato da anime vaganti che vede solo lui. Lo convince che se ha questa capacità, è perché a lui è riservato un compito delicatissimo che ha a che fare con le stesse anime, evidentemente in cerca di un aiuto per sistemare qualcosa lasciato incompleto su questa terra. Così Cole, seguendo questa idea, entra in contatto con l'anima della piccola Kyra e scopre, su indicazione della stessa, le prove che sua madre l'ha avvelenata all'insaputa di tutti. Rivelata la cosa al papà di Kyra, Cole sente di aver dato un senso ai suoi poteri che ora non lo terrorizzano più. Così ora si sente in dovere di rivelare tutto alla mamma, costantemente preoccupata e incapace di aiutare suo figlio come vorrebbe. In una scena molto toccante, Cole svela a sua madre il suo potere, dandole una prova tangibile riferendo un messaggio della nonna morta, la madre di lei, che si scusa di un peccato di orgoglio mai confessatole. La mamma doppiamente commossa riabbraccia suo figlio del quale ora è felice di condividere il dramma che è costretto a vivere, anche perché vede che sono state acquisite le capacità per affrontarlo e forse superarlo. Il dottor Crowe ha ottenuto il successo sperato e ora va ad affrontare sua moglie. Entra in casa e la trova addormentata sul divano mentre un filmino del loro matrimonio illumina la stanza buia dalla tv accesa. E mentre le parla ripercorre le cose dette da e con Cole e si rende conto, con un colpo di scena finale mirabile, di essere egli stesso uno dei morti vaganti messisi in contatto con il bambino e ancora alla ricerca di qualcosa. Prima di "riposare in pace", infatti, doveva dare prova delle sue capacità di psicologo, non più per riscattarsi professionalmente, ma per salvare un bambino con allucinazioni da un'esistenza impossibile che con ogni probabilità l'avrebbe portato alla follia. Premi:Sei candidature all'edizione 2000 degli Oscar: per il miglior film, regia, sceneggiatura, montaggio, attore non protagonista (Osment), attrice non protagonista (Toni Collette). Miglior film horror del 2000 (Saturn Award) secondo l'Accademia americana dei film di fantascienza, fantasy e horror (Academy of Science Fiction Fantasy and Horror Films). | |
| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Sab 30 Gen 2010 - 17:21 | |
| - giotaglia_80 ha scritto:
- Spettacolare l'Attimo Fuggente ! ! !
Urge quotare! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Sab 30 Gen 2010 - 20:27 | |
| Sono conteta che l'attimo fuggent piaccia a molti! Il film di oggi è... Trama Nel 1984 Arthur Stuart, giornalista di New York ma originario della Gran Bretagna, viene incaricato di svolgere una ricerca su un cantante glam rock scomparso delle scene, Brian Slade. Esattamente dieci anni prima, infatti, la popolare rock star aveva simulato il suo omicidio durante un concerto e da quel momento se ne erano perse le tracce. Il giornalista durante le indagini rivivrà la sua storia, essendo lui inglese e avendo frequentato l’ambiente glam che ora gli risulta tanto lontano da sembrare appartenere a una vita non sua; scova persone della vita di Brian che però non lo vedono, né hanno sue notizie da svariati anni. Il giornalista ricostruisce la storia ambientata nella swinging London, l’origine di Brian, la sua carriera e la sua vita privata. Scopre che Brian non è il suo vero nome, che è stato sposato con Mandy Slade e che ha collaborato con Curt Wild, musicista con cui ha avuto una relazione omosessuale. Scopre inoltre che dopo la messa in scena dell’omicidio si è quasi totalmente volatilizzato e che persino sua moglie lo ha visto solo due volte. Il giornalista dopo aver rintracciato Mandy e aver inutilmente cercato Curt, realizza che probabilmente la pop star Tommy Stone è in realtà Brian Slade ma quando lo riferisce al suo capo l’incarico gli viene tolto. Ad Arthur viene assegnata la recensione dell’ultima esibizione di Tommy Stone a cui assisterà e successivamente incontra Curt in un locale. L’intera vicenda, partendo da Oscar Wilde e arrivando ad Arthur Stuart tramite vari personaggi, è accompagnata da una spilla verde che passa di mano in mano. Influenze Brian Slade è chiaramente ispirato al David Bowie del periodo glam. Dovevano essere utilizzate anche diverse canzoni del cantante ma Bowie rifiutò poiché riteneva il film una visione distorta della propria figura (soprattutto a causa dei riferimenti, da lui sempre mal sopportati, sulla sua presunta omosessualità). Curt Wild è invece un personaggio con diverse somiglianze: quella con Iggy Pop grazie ai The Rats, gruppo inglese che simulano gli Stooges (ed eseguono anche una loro canzone: TV Eye nel concerto al quale assiste Brian), ed atteggiamenti e dialoghi attribuibili a Lou Reed. Inoltre il personaggio ricorda nell'aspetto Kurt Cobain. Colonna sonoraLa colonna sonora comprende brani del genere glam rock del passato e del presente. Tra gli artisti che partecipano alla scaletta vi sono i Venus in Furs con alla voce il leader dei Radiohead, Thom Yorke, che interpreta brani dei Roxy Music e i Wylde Ratttz, un supergruppo formato da Ron Asheton (degli Stooges), Thurston Moore (dei Sonic Youth), Don Fleming (dei Gumball), Mike Watt (dei Minutemen), Steve Shelley (dei Sonic Youth) e Mark Arm (dei Mudhoney), che ripropongono il brano T.V. Eye degli Stooges; la versione del brano inclusa nella colonna sonora, però, è cantata da Ewan McGregor, mentre la versione originale del pezzo, ovvero quella cantata da Mark Arm, sarà inclusa solo nella colonna sonora del film School of Rock[1]. Tra gli altri brani presenti nell'album spiccano Needle in the Camel's Eye di Brian Eno, Virginia Plan dei Roxy Music, Satellite of Love di Lou Reed e Make Me Smile di Steve Harley. Nel film compaiono anche i Placebo che interpretano la cover di 20th Century Boy, brano originale firmato da Marc Bolan dei T-Rex. Se vi piace david bowie non potete non vederlo! |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Dom 31 Gen 2010 - 9:39 | |
| Io insisto con B. Willis e in particolare oggi propongo anche Halle Berry ! ! ! Anno:2007 Nazione: U.S.A. Distribuzione:Columbia Tristar Durata:109 min Data uscita in Italia:13 aprile 2007 Genere:drammatico,thriller Regia:James Foley Sceneggiatura:Todd Komarnicki Musiche:Antonio Pinto Fotografia:Anastas N. Michos Montaggio:Christopher Tellefsen CAST:Harrison Hill: Bruce Willis Cameron: Gary Dourdan Miles Haley: Giovanni Ribisi Ro: Halle Berry TRAMA:Quando la giornalista Rowena Price scopre che l'omicidio della sua amica potrebbe essere legato al potente pubblicitario Harrison Hill, decide di agire sotto copertura con l'aiuto del suo socio, Miles Haley. Fingendosi Katherine, stagista all'agenzia di Hill, e Veronica, una ragazza con cui Hill flirta online, Rowena assedia letteralmente la sua preda per scoprire, infine, che lei non è l'unica a cambiare identità. E più si avvicina a scoprire la verità, più si rende conto di quanto la gente cerchi di nasconderla. | |
| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Dom 31 Gen 2010 - 10:01 | |
| Halle Berry gran pezzo di fi**!!! --- Io oggi propongo una delle mie commedie romantiche preferite, credo venga subito dopo "Prima dell'alba" e "Harry ti presento Sally" nelle mie graduatorie del genere. Titolo originale: The Holiday Paese: Stati Uniti Anno: 2006 Genere: commedia romantica Sceneggiatura e Regia: Nancy Meyers Interpreti principali. Cameron Diaz: Amanda Woods Kate Winslet: Iris Simpkins Jude Law: Graham Simpkins Jack Black: Miles Dumont Eli Wallach: Arthur Abbott Edward Burns: Ethan Ebbers Dopo tre anni di una relazione tira e molla, Iris Simpkins (Kate Winslet) è ancora innamorata di Jasper Bloom, il suo collega di lavoro, nonostante la sua infedeltà e lo sfruttamento dei suoi sentimenti. Tuttavia, durante la festa di Natale della sua compagnia, Jasper annuncia che ora è fidanzato con Sarah Smith-Alcott, la donna con cui tradiva Iris, e Iris è distrutta. Nello stesso tempo, Amanda Woods, (Cameron Diaz) a Los Angeles, ha appena rotto con il suo fidanzato, Ethan, che ha dormito con la sua centralinista. Lei lo scarica, ma mostra che è incapace di piangere. Per capriccio, Amanda decide di prendere una pausa dal suo intenso lavoro e dalla vita sentimentale e affittare una casa ovunque molto lontano. Mentre naviga su internet, trova Iris nel Surrey, a cui è appena capitato di trovarsi nella sua stessa situazione. Invece di affittare la casa, Iris dice che desidera fare uno scambio di casa, a cui Amanda acconsente. Amanda si trova estremamente annoiata nel rurale Surrey, ma Iris è piacevolmente sorpresa dall’immane grandezza e lusso della casa di Amanda. Amanda decide di fare le valigie e prendere un pomeriggio il volo per tornare a casa il giorno seguente. Ma quella sera incontra Graham (Jude Law), il fratello maggiore di Iris, che è venuto a casa di Iris per smaltire la sua sbronza. I due provano attrazione l’uno per l’altra e decidono di passare una notte d’amore, dato che probabilmente non si rivedranno più in seguito. Il giorno seguente, Amanda informa Graham della sua decisione di partire. Lui è chiaramente deluso, ma la invita a una cena con i suoi amici nel caso cambiasse idea. All’aeroporto, Amanda considera la possibilità che potrebbe mancarle Graham. Più tardi quella sera, Graham entra nel pub, e finalmente vede Amanda. I due continuano a creare la loro relazione nei giorni seguenti nonostante le sue preoccupazioni riguardo le chiamate che lui riceve da due persone chiamate Sophie e Olivia. Nello stesso tempo, Iris conosce i vicini di Amanda, incluso un anziano signore che si chiama Arthur Abbott (Eli Wallach) che scriveva sceneggiature per una lista di classici film d’autore. I due iniziano un’amicizia, e Iris nota una lettera fra la posta di Arthur con cui lo implorano di apparire al "Writers Guild Festival" per una serata in onore delle sue opere. Arthur semplicemente butta via la lettera e a Iris, sbalordita, dice che lui declina ogni volta che loro gli inviano una richiesta temendo di poter essere visto come un invalido, vecchio signore di fronte alle poche persone che lo ricordano, evitando debitamente di vergognarsi. Iris aiuta Arthur a mettersi in forma per partecipare alla cerimonia senza il suo deambulatore. Mentre aiuta Arthur, lei diventa anche amica di Miles (Jack Black), un compositore che è impegnato con un'attrice, Maggie (Shannyn Sossamon). Mentre passano del tempo insieme, Miles scopre che Maggie lo tradisce con un altro uomo. I due rompono, e Miles trova consolazione nella relazione con Iris. Per cavarsela con l’indecisione dei loro sentimenti, Iris collabora con Miles, che compone alcune musiche per l’entrata di Arthur. Amanda e Graham continuano la loro relazione. Poi, una sera, Amanda va a trovarlo e scopre che lui è vedovo con due bambine piccole, Sophie e Olivia. Lui si dice dispiaciuto di non averlo mai detto, e che probabilmente lei non avrebbe più voluto stare con lui mai più. Al contrario, lei è felicissima del carattere gentile delle sue figlie. Quando dormono insieme la loro ultima notte, Graham confessa ad Amanda di amarla. Lei gli dice che non si aspettava di sentire questo, e lui si sente sciocco per aver esposto i suoi sentimenti. Jasper visita Iris a Los Angeles il giorno della cerimonia di Arthur, dicendole che non vuole perderla, nonostante il suo imminente matrimonio. Iris, comunque, decide chiaramente che si sente come una riserva che viene usata. Dice a Jasper freddamente che non lo ama più e lo butta fuori. Miles, nello stesso tempo, si incontra con Maggie, che si scusa e prega per un’altra possibilità. Miles rifiuta, e lui e Iris accompagnano Arthur al Writers Guild Convention e ascoltano il suo discorso nel teatro pieno di ammiratori. Liberati dai loro legami sentimentali, Miles le chiede di uscire insieme a Capodanno. Quando Iris gli risponde che sarà in Inghilterra, decide che gli piacerebbe visitarla così da poter continuare la loro storia. Nel giorno in cui Amanda deve ritornare negli Stati Uniti, lei e Graham si danno un ultimo bacio, e lei parte. In spoiler il finale... - Spoiler:
In taxi sulla strada per l’aeroporto, Amanda si scopre a piangere, qualcosa che non ha più fatto da quando aveva 15 anni. Scende così dal taxi e corre indietro per un lungo pezzo a casa di Iris. Quando arriva, trova Graham che ha pianto e dice "senti, ti volevo dire. Perché dovrei andare via prima di festeggiare Capodanno?" si abbracciano e restano insieme.
Il film si chiude con Iris, Miles, Amanda, Graham e le sue bambine tutti insieme che celebrano felicemente il Capodanno insieme a casa di Graham.
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| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Dom 31 Gen 2010 - 16:19 | |
| Si il film che hai postato Gas, lho visto un paio di volte! ! ! molto carino e simpatico...
Comunque il film Perfect Stranger da me postato, l'ho messo perchè è molto bello (a mio parere) il film, e non perchè è bella la Berry ! ! !
Preferisco vedere un bel film con attrici brutte che vedere un film brutto con attrici belle, se poi le attrici sono anche belle.... meglio! Ma non è un fattore fondamentale!
Giorgio | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Dom 31 Gen 2010 - 20:20 | |
| Trama I protagonisti di questa commedia appartengono tutti alla strana famiglia Hoover, residente ad Albuquerque, nel Nuovo Messico. Il padre Richard (Greg Kinnear) tiene conferenze pressoché deserte sui cosiddetti nove passi per raggiungere il successo e spera di pubblicare un saggio grazie all'aiuto di un amico editore che ha promesso di occuparsene. Richard è particolarmente attento alle tematiche della volontà e del successo e si pone come leader motivazionale per tutta la famiglia, ripetendo che le persone si suddividono in perdenti e vincenti ma queste due componenti sono in ognuno di noi. La madre Sheryl (Toni Collette) è una donna indaffarata e molto disponile con la figlia, con le vicende domestiche e spera nella carriera del marito per dare una svolta alla situazione economica. Inoltre deve prelevare dall'ospedale e accogliere in casa il fratello Frank (Steve Carell), docente universitario tra i massimi conoscitori dello scrittore francese Marcel Proust; dopo essere stato rifiutato da un altro uomo, aver perso il posto all'università e aver visto premiare da una fondazione il proprio rivale in amore, Frank ha tentato il suicidio e ora necessita di essere sorvegliato a vista. Gli viene ordinato di condividere la camera del nipote Dwayne (Paul Dano), quindicenne in preda a vari problemi adolescenziali e avido lettore di Friedrich Nietzsche. Dwayne ha fatto il voto del silenzio finché non accederà all'accademia aeronautica (vietatagli dai genitori), per questo non parla da nove mesi ma porta sempre con sé block notes e penna per le comunicazioni più importanti. Sua sorella Olive (Abigail Breslin) è una bambina di sette anni il cui sogno è partecipare a un concorso di bellezza per aspiranti Miss America. Per questo motivo si allena ad un numero con suo nonno Edwin (Alan Arkin), un anziano con problemi di droga e nostalgico della sregolatezza passata che da poco ha cominciato sniffare eroina e per questo è stato scacciato dalla casa di riposo Villa Tramonto. Olive è arrivata seconda alle regionali di Little Miss Sunshine,[1] ma dopo il ritiro della prima classificata viene ammessa alle finali nazionali che si terranno in California, più precisamente a Redondo Beach. La bambina deve essere accompagnata dai genitori, e allo stesso tempo suo nonno non vuole rinunciare per alcun motivo all'esibizione preparata con tanta fatica. Rimane il problema della sorveglianza dello zio Frank, così Dwayne accetta controvoglia di seguire la comitiva, che pertanto si muove compatta. L'aereo non viene preso in considerazione perché troppo caro e si decide di affrontare il viaggio con un vecchio pulmino Volkswagen T2 che ha posto per tutti. Dopo una sosta in un'area di servizio cominciano i primi guai: la frizione del veicolo si rompe e in teoria dovrebbero aspettare fino alla settimana successiva, ma il meccanico suggerisce che quel modello di cambio permette di viaggiare senza essere riparato: basterà ogni volta spingere a mano il pulmino, innestare la terza marcia, salire tutti a bordo e poi continuare a viaggiare disponendo solo della terza e della quarta. Alla successiva fermata Edwin chiede a Frank di acquistare alcune riviste pornografiche per entrambi, ma Frank incontra alla cassa il suo ex-fidanzato e la figuraccia lo deprime. Nel frattempo, Richard contatta l'editore da una cabina telefonica e gli viene comunicato che il suo progetto è andato completamente a monte. Ripartono, tutti più stizziti di prima. Dopo qualche chilometro Dwayne si accorge che Olive è stata "dimenticata" all'autogrill, così si torna indietro a prenderla. Arriva la sera e la famiglia si sistema in un motel. Durante la notte, Richard decide di risolvere la situazione: si fa prestare un motorino e va a Scottsdale, dove incontra il suo editore, che però gli spiega che è tutto finito. Richard torna con "le pive nel sacco". La mattina successiva Olive scopre che suo nonno non si sveglia. Va dai genitori e viene chiamato il pronto soccorso. La corsa all'ospedale non ha risultato: Edwin è morto nel sonno dopo aver assunto l'ultima dose di eroina. I famigliari sono sul punto di tornare a casa, quando Richard decide di andare comunque in California per il concorso, come avrebbe desiderato il nonno. Pertanto rubano la salma dall'ospedale (le pratiche burocratiche si sarebbero dilungate troppo), la caricano sul proprio furgone e fuggono a gambe levate. Arriva subito un altro guaio per la famiglia: il clacson del pulmino si incanta e continua a suonare, suscitando l'ira di un poliziotto in motocicletta che fa fermare il veicolo. La tensione è alta, per via della salma del nonno nascosta nel cofano. Richard chiede a tutti di mantenere la calma, ma è lui il primo a dare segni di squilibrio facendo capire al poliziotto che c'è qualcosa nascosto nel cofano. L'agente apre il cofano, e quando ormai sembra tutto perduto chiama Richard a sè e preleva proprio le riviste pornografiche di Edwin posizionate esattamente sulla salma del nonno nascosta da un telo bianco. Il poliziotto è felice di aver trovato quelle riviste perché ritraggono le sue playmate preferite e dopo una pessima figura da parte di Richard (tra quelle riviste c'è anche una per gay comprata da Frank), la famiglia può finalmente ripartire. Durante il viaggio, Olive, per passare il tempo, fa provare a Dwayne alcuni test oculistici, da cui si scopre che egli è daltonico, e che quindi gli è preclusa la carriera da pilota. S'infuria, rompe il voto del silenzio, ma è costretto ad accettare la dura realtà. Alla fine gli Hoover arrivano all'albergo dove si tiene il concorso, ma sono in ritardo di quattro minuti e riescono a iscrivere Olive solo grazie alla clemenza di un impiegato. Si parte con la presentazione del gruppo delle aspiranti miss e subito qualcosa pare strano, la spontaneità di Olive contrasta con la bellezza "artificiosa" delle altre concorrenti. Arriva il momento della prova singola, una ad una le altre bambine si esibiscono mostrando delle capacità eccezionali, chi nel canto chi nella danza. Richard e Dwayne realizzano che Olive potrebbe fare una pessima figura, ne parlano con Sheryl che non è d'accordo, ma la bambina, in completo frac, è comunque decisa a partecipare: indossa la sua tuba e sale sul palco. L'esibizione che aveva preparato con il nonno è adatta più a un nightclub che a un concorso di bellezza, e desta lo scandalo della giuria e del pubblico, fuorché di Miss California, molto divertita dal balletto, poiché, dopo aver firmato un autografo alla bambina prima dell'inizio del concorso, ha subito preso in simpatia Olive. La direttrice del concorso corre dal tecnico ordinando di spegnere la musica, ma non le viene prestato ascolto. Dato che ormai è tutto perduto, gli Hoover lasciano esibire Olive, anzi uno ad uno salgono sul palco e iniziano una danza disordinata e felice. Dopo essere stati rilasciati dalla polizia, a patto che la bambina non partecipi più a un concorso di bellezza in California, gli Hoover fanno ritorno a casa comunque soddisfatti. |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Lun 1 Feb 2010 - 12:17 | |
| Intanto vorrei ringraziare Beatrice e in secondo luogo Gas che sono gli unici che postano film... poi posterei il mio di oggi.... film a mio parre molto bello con il bambino che è bravissimo come attore nonostante la tenera età! Consigliatissimo! da vedere! Cast:Bruce Willis Alec Baldwin Miko Hughes Chi Mcbride Kim Dickens Kevin Conway John Doman Bodhi Elfman Lindsay Ginter Hank Harris Regia: Harold Becker Sceneggiatura: Lawrence Konner, Mark Rosenthal Data di uscita: 1998 Genere:Thriller Trama:Terminata con esito disastroso una missione segreta della quale è diventato il capro espiatorio, l'agente FBI Art Jeffries si vede affidare il compito di indagare sulla scomparsa di un bambino autistico di nove anni seguita al misterioso omicidio dei genitori. Recatosi a Chicago nella casa dove è avvenuto il delitto, Art trova il piccolo Simon nascosto in un armadio. Riuscito a stabilire un legame di fiducia con lui, Art capisce che Simon è in pericolo. In ospedale però la sorveglianza viene sospesa improvvisamente, e allora Art decide di portare via Simon e di fuggire con lui. Di fronte ad ulteriori tentativi di aggredire il bambino, Art finalmente scopre che è diventato un bersaglio da eliminare, dopo aver decifrato involontariamente un codice militare segreto, il 'Codice Mercury', utilizzato per missioni spionistiche americane nel mondo. Il colonnello Kudrow, dirigente dell'Agenzia per la Sicurezza Nazionale, si mette ad inseguire i due, deciso ad eliminare il piccolo. Abbandonato dall' FBI, Art lotta strenuamente contro gli agenti governativi. Nello scontro finale Art uccide Kudrow. Tempo dopo, va a scuola a trovare Simon, e i due si abbracciano. | |
| | | Gas75 Borgomastro
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Lun 1 Feb 2010 - 12:30 | |
| A quanto pare ti piacciono i film con Bruce Willis! Allora ecco qua... Titolo originale: Die Hard Paese: USA Anno: 1988 Genere: azione, poliziesco, thriller Regia: John McTiernan Soggetto: tratto dal libro di Roderick Thorp Cast principale: Bruce Willis: John McClane Alan Rickman: Hans Gruber Bonnie Bedelia: Holly Gennaro McClane Reginald VelJohnson: Serg. Al Powell Trama: John McClane è un poliziotto di New York che giunge a Los Angeles per passare le vacanze di Natale con la moglie e i figli, nonostante stia vivendo un periodo di crisi matrimoniale. Tuttavia il grattacielo Nakatomi dove lavora la donna, nel quale si sta svolgendo un party per le festività natalizie fra i dipendenti della compagnia, diventa lo scenario di una rapina di un gruppo ben armato di terroristi della Germania Orientale. Al momento dell'irruzione armata dei criminali, John riesce a non rimanere ostaggio e a rifugiarsi fra gli altri piani del palazzo, dove cerca disperatamente di avvisare la polizia per farla giungere in suo soccorso; nell'attesa inizia a far fuori alcuni banditi che nel frattempo si sono accorti della sua presenza, senza però sapere chi sia effettivamente. Intanto l'edificio viene circondato dagli agenti, l'F.B.I. assume il comando dell'intera operazione, trattando con Hans Gruber, il capo dei terroristi. Il poliziotto all'interno del grattacielo è sovente coinvolto in scontri nei quali si trova lui solo a fronteggiare gli attentatori e a ridurne il numero sparatoria dopo sparatoria. Tuttavia i criminali riescono a prelevare la smisurata cifra di denaro contenuta nei caveaux della Nakatomi (circa 600 milioni di dollari in titoli al portatore), vero scopo per il quale i banditi avevano effettuato l'irruzione. Un giornalista senza scrupoli, Richard Thornberg, dopo aver identificato John ascoltando le varie comunicazioni via radio, si precipita a casa sua per intervistare i figli in diretta TV, praticamente rivelando così ai terroristi chi sia il loro ignoto avversario e, contemporaneamente, che la moglie di lui è loro ostaggio. La situazione diventa, quindi, ancor più difficile e quasi disperata ma, con un semplice sia pur non banale trucco, John riesce ad ingannare i malviventi rimasti facendosi credere disarmato, e infine li elimina, mettendo così tutti in salvo, moglie compresa. Quest'ultima, appena fuori dall'edificio, sferra un pugno in faccia a Thornberg in diretta televisiva (che con incredibile cinismo pretendeva di intervistare John), coprendo così di ridicolo colui che aveva messo a repentaglio l'intera sua famiglia. | |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Lun 1 Feb 2010 - 12:37 | |
| Grazie per il gentile pensiero... è solo che Willis ha fatto certi film molto belli! ! ! A mio parere. Grazie ancora e al prossimo post! non più di Willis.. promesso! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Lun 1 Feb 2010 - 14:07 | |
| Ehi gio siamo noi che dobbiamo ringraziare te per aver creato un topic così interessante! E ora passiamo al film di oggi... Titolo originale: The Doors Paese: USA Anno: 1991 Durata: 140 min Colore: colore Audio: sonoro Genere: drammatico, biografico Regia: Oliver Stone Sceneggiatura: Randall Jahnson, Oliver Stone Produttore: Bill Graham, Sasha Harari, A. Kitman Ho Produttore esecutivo: Mario Kassar, Brian Grazer, Ron Howard (non accreditato), Nicholas Clainos Interpreti e personaggi Val Kilmer: Jim Morrison Meg Ryan: Pamela Courson Kevin Dillon: John Densmore Kyle MacLachlan: Ray Manzarek Frank Whaley: Robby Krieger Kathleen Quinlan: Patricia Kennealy Michael Wincott: Paul A. Rothchild Michael Madsen: Tom Baker Josh Evans: Bill Siddons Dennis Burkley: Dog Billy Idol: Cat John Densmore: John, tecnico del suono Floyd 'Red Crow' Westerman: Sciamano Kelly Hu: Dorothy John Capodice: Jerry Mimi Rogers: Fotografa Crispin Glover: Andy Warhol Christina Fulton: Nico Eric Burdon: Backstage Manager (Cameo) The Doors è un film biografico del 1991 diretto da Oliver Stone, incentrato sulla vita di Jim Morrison, girato a più di vent'anni dalla morte del leader dei Doors. Il film è arrivato negli schermi italiani nel settembre del 1991. Produzione La pellicola, costata 20 milioni di dollari, è stata prodotta da Carolco, ed è basata sul libro Riders on the Storm. Nella colonna sonora del film, oltre alle canzoni originali dei Doors, alcuni dei brani sono stati reinterpretati dallo stesso protagonista Val Kilmer. Accoglienza della critica Irene Bignardi di la Repubblica afferma che il film «lascia l'amaro in bocca», in particolare a causa della «goffissima» ricostruzione dei rapporti privati, che «rischia di seppellire una leggenda nel ridicolo». Giovanni Grazzini di L'Indipendente apprezza gli interpreti, ma evidenzia come limiti del film gli «insulti e sconcezze» presenti nel linguaggio, e la sua «eccessiva durata». Controversie Secondo Ray Manzarek, dopo che lui e il regista Stone passarono insieme due interi giorni nei quali il musicista raccontò anche del lato poetico e spiritoso di Morrison, Stone non ne tenne conto in alcun modo, descrivendo nel film un Morrison «pazzo e un ubriacone», e che, sempre secondo Manzarek, per tutta la durata della pellicola non si vede «neanche una volta, sorridere». Inoltre, secondo Manzarek (in Light my fire) l'idea di descrivere Morrison come un personaggio dedito esclusivamente a droghe e riti satanici è suggestiva ma errata; nessuno del sopravvissuto entourage dei Doors (nemmeno i vecchi componenti) hanno voluto legare il proprio nome ad una storia che ritenevano non propria e viziata dalla esuberante personalità di Stone, che per esigenze di mercato avrebbe preferito celare la sensibilità e il pathos poetico di Morrison dietro lo stereotipo della rockstar dedita a supervizi e insensibile verso tutti i "veri" amici. |
| | | giotaglia_80 Consigliere
| Titolo: Re: La bacheca di Syrus: per parlare di cinema Lun 1 Feb 2010 - 17:29 | |
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| | | | La bacheca di Syrus: per parlare di cinema | |
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