#68 La tecnotenebra - agosto 2009

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Giuseppe Franzella
Copertina: Massimo Rotundo
Ambientazione:Seastone

In un remoto futuro, a Owen Galloway viene assegnata una missione: per fermare l’avvento della Tecnotenebra, che ha costretto l’umanità a perdere la memoria e a rifugiarsi in cupe metropoli sotterranee, deve tornare indietro nel tempo, nella Nuova Inghilterra del Medioevo Prossimo Venturo, e uccidere un uomo. È lui il responsabile di tutto, il primo ingranaggio della macchina di morte della Tecnotenebra. Giunto ai margini della città di Seastone, Galloway mette gli occhi sulla sua preda… è un Cavaliere di Ventura… il suo nome? Brendon!

Un paio di tavole in anteprima dal sito Bonelli...

copertina inquietante

disegni di franzella...storia ispirata da Terminator!vedremo come claudio riusciràa rendere originale questa sceneggiatura!la storia attira anche per il ritorno di Franzella

Franzella era ora!!!!!

Si ma il titolo non si può sentire!!!!!!!!!!!!!!!!

Più guardo il mix copertina-titolo, più penso a un omaggio di Chiaverotti ai Borg di "Star Trek". Che non mi dispiacerebbe neppure, ma... quanto brendoniano sarebbe?

Terminator, star trek, io robot, c'e' un po' di tutto qui

qui ancora niente!domani spero che sarà mioooo!!finalmente franzella!

Appena comprato. Puntualissimo come sempre.

EDIT: ho appena letto l'editoriale.
GAS!!! Complimenti! Il tuo forum viene citato con tanto di link e nominano pure il tuo libro.

presooooo!!!ora me lo leggo!!!graditissima la citazione del nostro forum!!!disegni di frazella ad una sfogliata veloce superbi...

Puntuale. Peccato che mi ci vorrà ancora parecchio per leggerlo
W il forum di Brendon!

Stavolta Chiaverotti è stato piuttosto sorprendente...
Se da un lato io abbia intuito quasi subito che la causa dello psico-messaggio sarebbe stato proprio il viaggio "nel tempo", il costrutto della storia, che si incastra con una drammatica vicenda personale di Brendon, l'ho trovato un colpo di scena in tipico stile chiaverottiano (o chiaverottesco?).
Qualche imperfezione qua e là, come il potere di Alyssa di instaurare quei legami di sangue: in base a cosa aveva la certezza che funzionasse anche con una persona catapultata nel passato?
Disegni di Franzella ad alto livello! Non stravedo per lui per via del suo tratto troppo "grosso", ma qui ha utilizzato un pennello più sottile, e i suoi primi piani sono in assoluto i più espressivi di quelli proposti dai disegnatori dello staff.

E ora, rilettura de "L'ombra del giullare" in attesa dell'albo di ottobre!

Come pensavo la storia e' ricca di citazioni di famose pellicole di fantascienza, nello stile di brendon

La vicenda mi e' piaciuta, forse qualcosa durante lo scorrere delle vignette si intuiva, tuttavia il finale lascia in parte sorpreso il lettore

Bellissimi i disegni di franzella, in questo numero ritengo abbia dato il meglio di se

Altheras ha scritto:

Come pensavo la storia e' ricca di citazioni di famose pellicole di fantascienza, nello stile di brendon

La vicenda mi e' piaciuta, forse qualcosa durante lo scorrere delle vignette si intuiva, tuttavia il finale lascia in parte sorpreso il lettore

Bellissimi i disegni di franzella, in questo numero ritengo abbia dato il meglio di se

concordo pienamente, in questo albo Franzella si è superato, la sua performance migliore!
Per quanto riguarda l'episodio, che dire, sono rimasto soddisfatto, pagina dopo pagina il lettore viene "risucchiato" a far parte della storia, i personaggi sono caratterizzati davvero bene e il finale lascia di stucco, un vero colpo di scena!

Ho apprezzato moltissimo il breve riepilogo della vicenda Christine, costruito molto bene, il finale così tragico è superbo, con la morte di Christine che mi ha lasciato amareggiato!


Da segnalare anche l'ottimo utilizzo della fantascienza, che si mescola alla perfezione al mondo post-apocalittico di Brendon!!!!

Parzialmente soddisfatto del mio ritorno a Brendon, che mancava da alcuni annetti ormai.
Quasi per caso ho preso "i fiori del Demonio", che tutto sommato ho trovato piacevole. Poi, visto che mi pareva passato il cupo periodo brendoniano in cui c'erano solo assassini con maschera di cuoio e visto che sfogliando in edicola non ho trovato i disegni (a me poco graditi) di Maroto, ho preso anche "La tecnotenebra".

Mi è sembrato un buon albo, ben disegnato, ben pensato, ben scritto. Che però ha difetti di incongruenza, tra la prima parte (coerente a sè stessa) e la seconda parte (coerente a sè stessa, ma poco congruente alla prima parte del racconto).

Meglio non farsi domande, del tipo : "Ma perchè lo mandano nudo e disarmato?", "Come alimentavano sottoterra le loro pseudomacchine?" "Di che campavano, se erano dei pazzi, guidati da un pazzo?". "Quei vestiti futuristici, scintillanti e cyborgheggianti, dove se li erano fatti quei pazzi?". "La ragazza aveva davvero poteri soprannaturali, sangue sotto l'unghia alla mano, o era un gioco di follia collettiva?" E molti altri interrogativi simili, che forse mi rendono la storia un po' incompleta.

Io tutto sommato avrei preferito una storia tutta d'un pezzo, che in qualche modo trovava anche una semplice risoluzione. Ovvero, venivano davvero dal futuro, e Brendon, intuendo la cosa, trovava il modo di ripristinare l'ordine storico. Sicuramente più "dejavu", ma tutto sommato più consono alle mie aspettative di lettore.

Rimane cmnq un buon albo. Buono il legame con la fantascienza. Ben riuscita la tensione della storia. (seppure crolli dal punto di vista della coerenza narrativa)
Dopo aver abbandonato, delusissimo, Brendon, nella sua fase più fantasy, tornerò alla lettura di questo fumetto per il ritorno del Giullare Nero, che pare ben promettere.

Ciao