#53 Dove muoiono gli unicorni - febbraio 2007

Brendon n. 53, bimestrale
Dove muoiono gli unicorni
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Giuseppe Viglioglia
Copertina: Massimo Rotundo
La tranquilla cittadina di Deerland vive i giorni lieti che precedono il matrimonio della giovane Kareen Wilcox con Greg Cameron quando, a sconvolgere la vita e le menti dei suoi abitanti, giunge la notizia di un terribile delitto. Peter e Charles, rispettivamente fratello e migliore amico dello sposo, sono stati trovati uccisi nel vecchio bosco degli alberi morti. Un luogo già maledetto da un antico atto di sangue e i cui spettri maligni, solo assopiti, si sono forse ridestati per condurre gli uomini alla follia. Solo Brendon può far luce nell’oscurità di questo delitto senza movente…

Beh, innanzitutto siamo innanzi alla migliore copertina della serie, almeno secondo me.

La storia non mi è dispiaciuta... anche se, prologo ed epilogo a parte, sembrava di leggere un Dylan Dog...
Il Brendon di Viglioglia proprio non mi convince: statico, con quel cappottone che sembra una giacca a vento... E poi ha un tratto che vuole essere pulito ma che invece mi sa più di asettico...

Credo d'aver colto citazioni da:
- "I conigli rosa uccidono": nome della locanda di turno...
- "Il mistero del Tamigi": frase detta da Charles al vecchio luna park...

Sempre interessanti i collegamenti con il mondo fatato parallelo al mondo del dopo tenebra...fiabeschi

Storia così così questa nonostante abbia apprezzato anche stavolta il collegamento con il mondo fantastico e pagano che fa da sfondo alla vicenda. Questa è una classica storia di investigazione e anche se la ricerca del colpevole è piuttosto lunga e articolata non mi ha coinvolto particolarmente. Anche il finale è stato piuttosto prevedibile e non si è verificato il colpo di scena alla Chiaverotti che onestamente mi aspettavo. Anche la caratterizzazione dei personaggi mi è parsa piuttosto stereotipata.
Per i disegni, dite quello che volete, ma a me Viglioglia piace parecchio. Adoro il modo in cui riesce a caratterizzare certe ambientazioni e i volti dei personaggi che assumono regalità.
Copertina davvero molto bella.

Soggetto: 6
Sceneggiatura: 6
Disegni: 8

Condivido abbastanza il commento di Nuvola Nera.
La solita storia di investigazione, con personaggi tormentati e una apparente componente fantasy che sembra faccia da regia agli eventi.

A me la storia è piaciuta veramente molto ...è vero che certi elementi come la solitudine dell'animo umano sono spesso citate dal chiave però sono talmente inserite bene che prorio non mi dispiacciono...bellissima la scena con il collerico alcolizzato a letto circondato dai propri fantasmi...senza poi parlare di prologo ed epilogo che ci fa riflettere sul fatto che una volta ammazzata la purezza dei sogni tutto perde di significato....

Storia sulla sufficenza, stavolta mastro Chiaverotti la mette sul piano della perdita della purezza, ma la parte investigativa è stata insopportabile. Bellissime, invece, le prime pagine introduttive ambientate nel bosco.
Copertine stupenda.
Viglioglia non è tra i miei preferiti...